L’Ungheria, l’Ucraina e la libertà
| Esteri
L’Ungheria di Viktor Orban andrà al voto il prossimo 3 aprile ma ciò non ha impedito al premier di dire la propria sulla crisi in corso in Kazakistan. Avrebbe infatti espresso la propria solidarietà al presidente kazako Tokaev.
L’Ungheria, l’Ucraina e la libertà
L’Ungheria di Viktor Orban andrà al voto il prossimo 3 aprile ma ciò non ha impedito al premier di dire la propria sulla crisi in corso in Kazakistan. Avrebbe infatti espresso la propria solidarietà al presidente kazako Tokaev.
| Esteri
L’Ungheria, l’Ucraina e la libertà
L’Ungheria di Viktor Orban andrà al voto il prossimo 3 aprile ma ciò non ha impedito al premier di dire la propria sulla crisi in corso in Kazakistan. Avrebbe infatti espresso la propria solidarietà al presidente kazako Tokaev.
| Esteri
AUTORE: Jean Valjean
Violini ungheresi. Il Paese guidato da Viktor Orbán il prossimo 3 aprile andrà al voto, ma questo non ha impedito al premier di dire la propria sulla crisi in corso in Kazakistan. Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, Orbán avrebbe infatti espresso la propria solidarietà al presidente kazako Tokaev.
Ora lasciando stare il tema – che comunque esiste – di un Paese membro dell’Unione europea che su una crisi del genere dovrebbe almeno concordare una linea comune (anche se l’Ue sul Kazakistan non ha detto molto), resta il fatto che Tokaev ha usato mezzi tutt’altro che democratici, come lo sparare sulla gente in piazza. Il che, indiscutibilmente, non è democratico.
Viktor Orbán si schieri pure ma se la regola deve essere questa allora che valga per tutti. Anche per il governo ucraino – per toccare un’altra crisi che riguarda l’Europa molto da vicino – che ha tutto il diritto di sostenere ciò che ritiene migliore per il suo popolo e di schierarsi. La politica a Est, in Europa, è sempre stata cosa complicata dopo la caduta dell’Urss e dell’universo sovietico e per questo gli equilibri politici vanno sempre osservati con attenzione alla storia, alla geografia, alla realtà e ai rapporti di forza in corso. Con un’avvertenza e una preghiera.
L’avvertenza: tutti hanno il diritto di esprimere la loro posizione e di schierarsi.
La preghiera: l’Ue dovrebbe cercare di ridurre al minimo le prese di posizione in ordine sparso dei suoi Paesi membri in politica estera.
di Jean Valjean
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: Europa
Leggi anche
Congo, almeno 40 morti dopo il crollo dell’ingresso di una miniera di cobalto
20 Novembre 2025
La folla di minatori abusivi messa in fuga dagli spari dei militari. Il crollo dell’ingresso di un…
Stati Uniti, la Casa Bianca preferisce le retate alle azioni mirate
20 Novembre 2025
La denuncia del Cato Institute circa gli arresti di immigrati voluti e propagandati dalla Casa Bia…
Ucraina, Rubio: “Entrambe le parti devono accettare condizioni difficili”
20 Novembre 2025
Ucraina: oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani parteciperà alla riunione del Consiglio Affa…
Trump firma la legge che approva la pubblicazione dei file di Epstein
20 Novembre 2025
Il presidente americano Donald Trump ha firmato la legge che approva la pubblicazione dei fascico…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.