La Farnesina ha confermato la morte di Alessandro Caputo e Stefano Farronato, i due alpinisti italiani dispersi in Nepal.
Da venerdì 31 ottobre si erano persi i contatti, mentre erano impegnati nella scalata del picco Panbari” scrive ancora il ministero degli Esteri. “I connazionali erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (5.000 m). Altri connazionali risultano dispersi e le ricerche sono in corso”.
“Il Consolato Generale a Calcutta, anche per il tramite del Consolato Generale Onorario a Kathmandu, e in stretto raccordo con la Farnesina – fa sapere ancora la Farnesina – sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione in contatto con le autorità locali e con i familiari dei connazionali”.
Come riportato dal ‘Kathmandu Post’, un gruppo di alpinisti nepalesi e stranieri è stato travolto da una valanga mentre si preparava a dare la scalata al Dolma Khang, un picco di oltre 6.300 metri molto molto frequentato dagli escursionisti per il suo affaccio sull’Everest.
Un sopravvissuto racconta: “I soccorsi non sono stati effettuati in tempo, con conseguenti gravi perdite di vite umane. Abbiamo gridato e implorato aiuto, ma nessuno è riuscito a raggiungerci. Ci avevano detto che un elicottero sarebbe arrivato dopo quattro ore, ma a quel punto molti dei nostri amici se n’erano andati”.
La spedizione era partita lo scorso 7 ottobre, e ne faceva parte anche un terzo alpinista: Valter Perlino, di Pinerolo. Perlino è salvo per miracolo: un malore lo aveva trattenuto al campo base, cosa per la quale ha dovuto rinunciare alla scalata in vetta.
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