Plebiscito di Putin, sfiora il 90%. Proteste e fermi ai seggi in Russia e ai Consolati russi di Roma e Milano
Le proteste contro Putin sono state una goccia nel mare, la maratona elettorale lo conferma presidente con percentuali da record, sfiorato il 90%, record anche per l’affluenza totale alle urne. Le immagini del “Mezzogiorno contro Putin” dalla Russia, Roma e Milano
Plebiscito di Putin, sfiora il 90%. Proteste e fermi ai seggi in Russia e ai Consolati russi di Roma e Milano
Le proteste contro Putin sono state una goccia nel mare, la maratona elettorale lo conferma presidente con percentuali da record, sfiorato il 90%, record anche per l’affluenza totale alle urne. Le immagini del “Mezzogiorno contro Putin” dalla Russia, Roma e Milano
Plebiscito di Putin, sfiora il 90%. Proteste e fermi ai seggi in Russia e ai Consolati russi di Roma e Milano
Le proteste contro Putin sono state una goccia nel mare, la maratona elettorale lo conferma presidente con percentuali da record, sfiorato il 90%, record anche per l’affluenza totale alle urne. Le immagini del “Mezzogiorno contro Putin” dalla Russia, Roma e Milano
Le proteste contro Putin sono state una goccia nel mare, la maratona elettorale lo conferma presidente con percentuali da record, sfiorato il 90%, record anche per l’affluenza totale alle urne. Le immagini del “Mezzogiorno contro Putin” dalla Russia, Roma e Milano
Le proteste contro Vladimir Putin sono state una goccia nel mare, la maratona elettorale lo conferma presidente con percentuali da record, che sfiorano il 90%. Record anche per l’affluenza totale alle urne che ha raggiunto il 77,4%, la più alta nella storia del Paese. Per Putin questo è il quinto mandato, ora le prossime elezioni si terranno nel 2030.
Il nome della protesta silenziosa, indetta da Navalny quando ancora era in vita e ripresa recentemente dalla moglie Yulia Navalnaya, in lingua russa rende ancora di più: «Polden protiv Putina», è la protesta delle tre P, cioè «Mezzogiorno contro Putin».
Questa mattina, da Mosca a San Pietroburgo e persino di fronte ai Consolati russi di Roma e Milano, un’ondata di persone si sono presentate ai seggi alla stessa ora, alle 12, per annullare la scheda elettorale e protestare contro il regime dittatoriale di Vladimir Putin.
Stando ad alcune informazioni riportate da ODV Info, gli arresti non sono mancati, almeno 74 per ora i fermi in tutta la Russia: un elettore di Kazan, Alexander Shirshov, ha dichiarato di essere stato arrestato insieme ad altre 20 persone per aver partecipato al “Mezzogiorno contro Putin”.
Sulla storica via Arbat si è formata una coda di alcune centinaia di persone, ma delle immagini che circolano sul web a colpire è soprattutto la presenza di tantissimi giovani. A Novosibirsk c’è chi ironizza: “Chissà se Putin prenderà l’82% o il 146% dei voti”. Quando il silenzio urla.
*Le immagini e l’intervista da Roma sono a cura di Giacomo Chiuchiolo
Di Claudia Burgio
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