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Ombre russe su Von der Leyen. La minaccia sale

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Il presunto attacco informatico subito dall’aereo che domenica trasportava dalla Polonia alla Bulgaria la presidente Ursula von der Leyen

Ombre russe su Von der Leyen. La minaccia sale

Il presunto attacco informatico subito dall’aereo che domenica trasportava dalla Polonia alla Bulgaria la presidente Ursula von der Leyen

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Ombre russe su Von der Leyen. La minaccia sale

Il presunto attacco informatico subito dall’aereo che domenica trasportava dalla Polonia alla Bulgaria la presidente Ursula von der Leyen

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Il ministro della Difesa Guido Crosetto non ci crede o almeno ha molti dubbi, la portavoce della presidenza della Commissione europea, invece, già nel pomeriggio si era espressa con estrema durezza nei confronti della Russia, indicata senza mezzi termini come responsabile del presunto attacco informatico subito dall’aereo che domenica trasportava dalla Polonia alla Bulgaria la presidente Ursula von der Leyen.

Diverse altre testimonianze, dalla Gran Bretagna alla Germania, propendono verso la responsabilità russa e in qualche misura anche le frettolose e canoniche smentite piovute da Mosca hanno dato la sensazione di uno schema consolidato e comunque già conosciuto.

Restano comunque interessanti le parole del ministro Crosetto, anche perché – nel dubitare di un’azione volontaria di Mosca contro la Von der Leyen – il titolare della Difesa non può che riconoscere come un’azione del genere costituirebbe un salto di qualità importante e inquietante al contempo da parte di Mosca.

Difficile dargli torto e allora delle due una: o escludiamo che Mosca voglia alzare la posta oppure, prove e testimonianze alla mano a cui facevamo riferimento, siamo costretti almeno a considerare con attenzione l’opzione. Forse converrebbe attrezzarsi in ogni caso ‘come se’, perché di una cosa siamo certi: a Mosca di scrupoli se ne fanno pochissimi e in queste ore se la staranno godendo in ogni caso.
Ancor più se non fossero stati loro a mettere in difficoltà l’aereo della presidente della Commissione Ue.


Dovremmo proprio capire una volta per tutte che la Russia non ha alcun interesse a fare la pace in Ucraina – nonostante quello che si continua a ripetere nei nostri talk televisivi – e vede in ciascun Paese europeo un potenziale nemico.
Per scelta lucida e ponderata, all’ombra della scriteriata decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di guardare a Mosca e voltare le spalle alla vecchia Europa. Rimasta sola o quasi.

Dovremmo finalmente prendere atto di questa scomodissima realtà e svegliarci da sonni durati decenni. A suonare la sveglia è proprio il ministro Crosetto con parole severissime – ripetute ieri sera – sul disinteresse nel nostro Paese persino a pensare di doversi difendere. Come non fosse un nostro problema.

di Fulvio Giuliani

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