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Onu-Israele, parlano l’ambasciatore Paolo Casardi e Cesare Ciocca

L’ambasciatore Casardi dopo il terremoto Onu – Israele: “Adesso occorre abbassare i toni e lavorare alla ripresa dei colloqui con i palestinesi”

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Onu-Israele, parlano l’ambasciatore Paolo Casardi e Cesare Ciocca

L’ambasciatore Casardi dopo il terremoto Onu – Israele: “Adesso occorre abbassare i toni e lavorare alla ripresa dei colloqui con i palestinesi”

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L’ambasciatore Casardi dopo il terremoto Onu – Israele: “Adesso occorre abbassare i toni e lavorare alla ripresa dei colloqui con i palestinesi”

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L’ambasciatore Casardi dopo il terremoto Onu – Israele: “Adesso occorre abbassare i toni e lavorare alla ripresa dei colloqui con i palestinesi”

La tensione è altissima e ora riguarda anche i vertici dell’Onu con l’incidente diplomatico fra il segretario generale Guterres e Israele. L’ambasciatore di Tel Aviv presso le stesse Nazioni Unite, Gilad Erdan, ne ha chiesto le dimissioni dopo che Guterres ha affermato che gli attacchi di Hamas «non sono arrivati dal nulla» e che «il popolo palestinese è stato soggetto a 56 anni di soffocante occupazione».

L’ambasciatore Paolo Casardi, copresidente del Circolo di Studi diplomatici, osserva che «dal punto di vista diplomatico siamo in una situazione di stallo, anche per quello che Israele può decidere di fare in termini di difesa (o, come qualcuno dice, di ‘vendetta’) per l’attacco subìto. Questa condizione si sta prolungando nei giorni, sia per la necessità di preparare l’azione con cura sia per la gestione degli ostaggi». Il nervosismo sale quindi alle stelle e per Casardi «questo può dar luogo a un terremoto diplomatico come quello accaduto, che nasce da un’inopportunità di espressione da parte del segretario generale dell’Onu perché, in questo momento di tensione latente, forse avrebbe potuto esimersi da commenti quasi di carattere storico». Il segretario generale Guterres «ha l’incarico di risolvere le situazioni, astenendosi dall’inasprirle. In un momento come questo è però inopportuno sostenere che abbia ragione o torto. Occorre piuttosto costruire ciò che finora non è riuscito: la ripresa dei colloqui con i rappresentanti del popolo palestinese, che è diverso da Hamas».

Cesare Ciocca, segretario generale di Eurodefense Italia, osserva a sua volta che «sollevando la questione palestinese si distoglie l’attenzione da quello che è il problema immediato di Israele, che ha a che fare con l’attacco del 7 ottobre. Certo, la causa palestinese non è risolta ma oggi è anche cavalcata da molti Paesi mediorientali per interessi differenti».

Nel frattempo la Turchia non ha esitato a prendere posizione proprio al fianco di Hamas. «Già in passato Ankara ha lasciato qualche dubbio sui propri rapporti con l’Isis, soprattutto durante la crisi siriana. Forse questo atteggiamento di vicinanza dipende dagli interessi turchi in Siria e in altri Paesi del Medio Oriente» spiega Casardi. L’obiettivo resta la soluzione dei “due popoli e due Stati”, come hanno sottolineato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, ma rimane l’interrogativo: il leader dell’Anp Abu Mazen è un interlocutore credibile? «La sua credibilità è andata attenuandosi nel tempo, tanto che in molti si sono chiesti chi possa essere un suo possibile successore» osserva Casardi. «Sui mediaè stato fatto il nome di Marwan Barghuti, che si trova da molti anni nelle carceri israeliane, come possibile nuovo interlocutore dell’Olp, nella quale tutti sperano perché è laica. Nonostante si sia macchiata di atti di terrorismo, in questo momento resta libera da quella che è un’ulteriore complicazione, cioè la guerra di religione che in qualche modo esiste fra Hamas e Israele» spiega l’ambasciatore.

«Proprio la debolezza di Abu Mazen ha agevolato l’azione di Hamas, che si è aperta uno spazio. Nonostante le missioni militari condotte in supporto alle istituzioni palestinesi perché queste possano agire in modo autonomo e legittimo nel proprio territorio, di fatto l’Anp ne ha perso il controllo» conclude Ciocca.

di Eleonora Lorusso

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