Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”
Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”. Le parole della presidente del Consiglio a New York – IL VIDEO
Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”
Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”. Le parole della presidente del Consiglio a New York – IL VIDEO
Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”
Onu, Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese”. Le parole della presidente del Consiglio a New York – IL VIDEO
“La reazione ad un’aggressione deve sempre rispettare il principio di proporzionalità che vale per gli individui e vale a maggior ragione per gli Stati. Israele ha superato quel limite, con una guerra su larga scala che sta coinvolgendo oltre misura la popolazione civile palestinese. È su questo limite che lo Stato ebraico ha finito per infrangere le norme umanitarie. Causando una strage tra i civili”, parole durissime quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu a New York di ieri sera.
Dopo l’appello nei confronti del governo israeliano, Meloni lo ha invitato a superare “la trappola di questa guerra. Lo deve fare per la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo libero di cui fa parte”, ha dichiarato la presidente.
Per questi motivi, ha poi aggiunto Meloni: “Tel Aviv non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo. Per questo abbiamo sottoscritto la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati”.
Un lungo discorso nel quale la presidente del Consiglio ha denunciato l’inadeguatezza dell’architettura dell’Onu, invitandola a contrastare sia le persecuzioni religiose (“prevalentemente di cristiani”) sia il traffico di esseri umani. Un passo possibile attraverso la rivisitazione delle convenzioni internazionali, ormai “anacronistiche”, sui temi come immigrazione e asilo, che “quando vengono interpretate in modo ideologico e unidirezionale da magistrature politicizzate, finiscono per calpestare il diritto, invece di affermarlo”.
Nel mirino anche i “‘piani verdi’ che in Europa – e nell’intero Occidente – stanno portando alla deindustrializzazione molto prima che alla decarbonizzazione”. Ricordando che l’Onu nacque nel 1945 con lo scopo principale di evitare nuovi conflitti dopo la seconda guerra mondiale, Meloni ha poi continuato affermando che “la domanda che dobbiamo farci, ottant’anni dopo è: ci siamo riusciti? La risposta la conoscete tutti, perché è nella cronaca, ed è impietosa. Pace, dialogo, diplomazia sembrano non riuscire più a convincere e a vincere. L’uso della forza prevale in troppe occasioni. E lo scenario che ci troviamo di fronte è quello che Papa Francesco descrisse con rara efficacia: una ‘terza guerra mondiale’ combattuta ‘a pezzi'”.
Meloni ha poi puntato il dito contro la Russia, “membro permanente del Consiglio di Sicurezza, che ha deliberatamente calpestato l’articolo 2 dello Statuto dell’Onu, violando l’integrità e l’indipendenza politica di un altro Stato sovrano, con la volontà di annetterne il territorio. E ancora oggi non si mostra disponibile ad accogliere seriamente alcun invito a sedersi al tavolo della pace”. “Questa ferita profonda inferta al diritto internazionale – ha sottolineato – ha scatenato effetti destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma quella guerra. Il conflitto in Ucraina ha riacceso, e fatto detonare, diversi altri focolai di crisi. Mentre le Nazioni Unite si sono ulteriormente disunite”.
Di Claudia Burgio
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche