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Intervista Pastori Ispi

Pastori (Ispi): “Ora Trump potrebbe essere il bersaglio, decisivo il ruolo di vice-Harris”

Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca. L’analisi di Pastori, collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)

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Pastori (Ispi): “Ora Trump potrebbe essere il bersaglio, decisivo il ruolo di vice-Harris”

Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca. L’analisi di Pastori, collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)

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Pastori (Ispi): “Ora Trump potrebbe essere il bersaglio, decisivo il ruolo di vice-Harris”

Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca. L’analisi di Pastori, collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)

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Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca. L’analisi di Pastori, collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)

Ora lo schema può essere ribaltato. Ora è Donald Trump che potrebbe essere costretto a passare dall’attacco alla difesa. Sullo scenario successivo al ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca per il prossimo quadriennio riflette con La Ragione Gianluca Pastori, docente associato all’Università Cattolica di Milano e collaboratore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), dove insegna nei Master in Diplomacy e in International Corporation.

Credo che i democratici avessero la possibilità di vincere anche con Biden ancora candidato, il vantaggio di Trump non era così netto e sarebbe stato opportuno pesare il suo vantaggio negli stati critici. Le elezioni si giocano in alcuni stati chiave, come Pennsylvania, Wisconsin. In questi stati il vantaggio di Trump non era schiacciante”, riflette Pastori, secondo cui il passo indietro di Biden determinerà la compattezza del partito democratico: “Sanerà la rottura del partito, che era un grande fattore di debolezza nella corsa elettorale. C’era un partito diviso, regnava una grande incertezza e Biden candidato presidente non era la migliore scelta per elettori indecisi”.

Harris dovrà essere scelta comunque alla Convention? Secondo Pastori, l’endorsement di Biden a Kamala Harris per il ruolo di anti Trump è un rischio: “L’attuale vicepresidente non è particolarmente forte nei sondaggi, anche meno di Biden in verità ma ora si apre la corsa alla vicepresidenza di Harris candidata alla Casa Bianca e potrebbe essere un fattore decisivo. Se il Michigan peserà sul voto, prende corpo la voce che la vice-Harris potrebbe essere il governatore del Michigan, Gretchen Whitmer, con il rischio di avere un ticket presidenziale di due donne”.
Dunque, la sceneggiatura va riscritta e sul ritiro di Biden hanno pesato parecchio i tagli ai finanziamenti ai dem: “I finanziamenti ridotti sono stati un fattore, i costi sono esplosi per le campagne elettorali, sono letteralmente esplosi nel 2016 e 2020. Il taglio è stato uno dei primi segnali di allarme per la candidatura di Biden”, osserva Pastori, che inquadra l’addio di Biden al nuovo mandato alla White House in ottica Trump: “Difficile immaginare cosa gli passi per la testa, di sicuro ha davanti bersaglio molto meno facile, Biden lo era per la sua propaganda, era un bersaglio conosciuto. Ora si può investire lo schema sull’età di Trump, sui suoi problemi con la legge”.

Di Nicola Sellitti

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