Perché la fine di Navalny ci riguarda tutti
| Esteri
Chi lotta per la libertà ed è pronto a sacrificare se stesso ci affascina, ci da coraggio. Navalny non è da santificare ma da onorare per la sua lotta
Perché la fine di Navalny ci riguarda tutti
Chi lotta per la libertà ed è pronto a sacrificare se stesso ci affascina, ci da coraggio. Navalny non è da santificare ma da onorare per la sua lotta
| Esteri
Perché la fine di Navalny ci riguarda tutti
Chi lotta per la libertà ed è pronto a sacrificare se stesso ci affascina, ci da coraggio. Navalny non è da santificare ma da onorare per la sua lotta
| Esteri
AUTORE: Fulvio Giuliani
Perché ha colpito così tanto la notizia della morte di Alexei Navalny? Grande oppositore di Vladimir Putin, ci mancherebbe, soprattutto l’uomo ricco, potente, che – come scrivevamo ieri – mette a rischio letteralmente tutto di sé e del suo mondo per opporsi a chi immensamente più potente di lui lo era e a rigor di logica lo sarebbe rimasto. Nonostante tutti gli sforzi, l’impegno e anche i denari e le influenze profuse. Anche per ambizioni personali, questo non va mai dimenticato: perché il potere non esercita un fascino perverso e potentissimo solo sui “cattivi” della storia e di questa storia in modo particolare. Navalny era attratto dal potere, lo aveva esercitato sia pur in forme diverse. Non era certo madre Teresa di Calcutta, eppure la sua scomparsa – a valle di una storia tragica e insostenibile per la violenza fatta a ogni idea di Stato di diritto, diritto della persona, verità e giustizia – ha colpito profondamente pur non potendo certo sorprendere nessuno.
La stessa sua tragica fine era palesemente segnata da tempo, ormai. Perché, nonostante tutto e alla faccia di chi continua a coltivare con cinismo rivoltante l’ammirazione per gli “uomini forti“ di turno, le “democrature” e altre boiate del genere, chi lotta per la libertà ed è pronto a sacrificare se stesso ci affascina, ci dà coraggio.
Trasmette un’idea di forza e la convinzione che alla fine le cose sapranno trovare la loro strada verso un esito migliore. Non il migliore in assoluto, sia chiaro, ma pur sempre preferibile a chi ha svenduto umanità e dignità. Il che non significa santificare nessuno, tantomeno Alexei Navalny, ma onorare la sua lotta e il suo coraggio.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Fango sul sangue
29 Ottobre 2025
Fango sul sangue. A meno di 24 ore dal brutale attacco russo contro l’asilo di Kharkiv, un altro e…
Nell’occhio del ciclone Melissa, l’uragano che ha colpito i Caraibi con venti a 300 km/h
29 Ottobre 2025
In volo nell’occhio dell’uragano Melissa. Lunedì 27 ottobre, un equipaggio della US Air Force Rese…
Gaza, “almeno 50 morti in attacchi notturni delle Idf”. Trump: “Nulla comprometterà cessate il fuoco”
29 Ottobre 2025
“Nulla comprometterà il cessate il fuoco a Gaza, Israele ha il diritto di reagire”. Ad affermarlo…
L’uragano Melissa si abbatte sulla Giamaica. Venti fino a 295 km/h – IL VIDEO
28 Ottobre 2025
Questo filmato – registrato da una webcam a Treasure Beach, sulla costa meridionale della Giamaica…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.