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Putin minaccia la Nato e l’Europa

Putin lancia messaggi chiari: i Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, “devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando”

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Putin minaccia la Nato e l’Europa

Putin lancia messaggi chiari: i Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, “devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando”

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Putin lancia messaggi chiari: i Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, “devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando”

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Putin lancia messaggi chiari: i Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, “devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando”

In prima fila, ad osservare dibattito e sviluppi del dibattito europeo circa il permettere a Kiev l’utilizzo delle armi Nato sul suolo russo, Vladimir Putin. Il presidente russo, dall’Uzbekistan, lancia messaggi chiari. I Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, “devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando. Queste sono cose serie e le stiamo monitorando con la massima attenzione”, dice Putin. La minaccia è esplicita: “I governi dei Paesi della Nato dovrebbero ricordare che i membri dell’Alleanza, di regola, sono piccoli Stati con una densità di popolazione molto alta”, dice il leader del Cremlino, che non perde occasione per delegittimare Stoltenberg: “Ricordo quando era primo ministro” della Norvegia “e non soffriva di demenza”. 

Putin agita lo spauracchio dell’escalation, che sarebbe inevitabile se i partner di Kiev dovessero inviare soldati in Ucraina: “Non penso che questa sia una decisione giusta. E’ un’escalation e un altro passo verso un grave conflitto in Europa e globale”. Nessun dubbio, afferma, sulla presenza di mercenari occidentali in Ucraine, compresi istruttori militari. “Per quanto riguarda la possibilità che dei mercenari siano in Ucraina, sì, ne siamo ben consapevoli. Non c’è nulla di nuovo. Ciò di cui parlano ora i militari in Ucraina sono lì da molto tempo. Sentiamo discorsi in inglese, francese e polacco sulle onde radio. Sappiamo che sono lì”, dice ancora.

Giusto alla fine della giornata di ieri era arrivata la posizione ‘pesante’ di Macron, che nei mesi scorsi aveva già anche a ipotizzato l’invio di soldati in Ucraina. “Pensiamo che dovremmo permettere loro di neutralizzare i siti militari da dove vengono lanciati i missili, da dove l’Ucraina viene attaccata”, ha dichiarato il presidente francese, sottolineando però che “non dovremmo permettere loro di toccare altri obiettivi in Russia, e ovviamente le strutture civili”.

Macron era accanto al cancelliere tedesco Olaf Scholz, che segue una linea differente: la Germania, che finora ha rifiutato di fornire missili a lungo raggio Taurus, non vuole che le proprie armi vengano utilizzare per colpire il territorio russo. Il presidente francese è di fatto diventato il punto di riferimento di una ‘corrente’ a che comprende Regno Unito, paesi baltici, Polonia, Paesi Bassi. 

di Ruggero Fontana

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