Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Serbia, repressione poliziesca a Belgrado e in altre città del Paese

|

Serbia, continuano le manifestazioni iniziate lo scorso novembre dopo la tragedia di Novi Sad. Gli studenti in piazza denunciano le violenze dei sostenitori di Aleksandar Vučić

Serbia

Serbia, repressione poliziesca a Belgrado e in altre città del Paese

Serbia, continuano le manifestazioni iniziate lo scorso novembre dopo la tragedia di Novi Sad. Gli studenti in piazza denunciano le violenze dei sostenitori di Aleksandar Vučić

|

Serbia, repressione poliziesca a Belgrado e in altre città del Paese

Serbia, continuano le manifestazioni iniziate lo scorso novembre dopo la tragedia di Novi Sad. Gli studenti in piazza denunciano le violenze dei sostenitori di Aleksandar Vučić

|

La scorsa notte a Belgrado e in altre città serbe gli studenti che dallo scorso novembre animano le proteste anti-governative si sono scontrati con la polizia. Gli agenti in assetto antisommossa hanno bloccato i manifestanti lungo la strada che conduce al Parlamento. Ma non erano soli. I sostenitori del presidente Aleksandar Vučić presidiano questa strada da marzo scorso, fiancheggiando le forze dell’ordine contro i partecipanti delle proteste.

Il ministro dell’interno Ivica Dacic ha riportato il bilancio dei feriti di ieri notte a Belgrado: 15 agenti feriti, alcuni in condizioni serie. Nessun accenno ai civili che hanno preso parte alla protesta, dei quali ha invece stigmatizzato le azioni. Ma non si tratta solo di Belgrado: a Novi Sad, Cacak, Kraljevo e altre località i dimostranti hanno attaccato le forze di polizia con fitti lanci di sassi, bottiglie, uova, sacchetti di spazzatura e altri oggetti.

Proprio a Novi Sad, epicentro della protesta partita nove mesi fa (scoppiata per il crollo della stazione ferroviaria cittadina che ha causato la morte di sedici persone), i militanti del Partito Progressista Serbo di Vučić hanno sparato fuochi d’artificio contro i manifestanti. Nella capitale, invece, altri sostenitori del presidente si sono scontrati con i manifestanti davanti la sede del partito di governo, protetto dagli agenti.

La grave escalation di ieri non nasce dal nulla: negli ultimi mesi Vučić ha usato il pugno di ferro contro i manifestanti che denunciano la corruzione del suo governo e chiedono elezioni anticipate. All’inizio dell’estate sono stati liberati dal carcere alcuni militanti dell’opposizione studentesca dopo una detenzione illegittima durata oltre un mese. Nel frattempo, i suoi uomini continuano ad aggredire gli studenti dentro e fuori le università.

L’Ue chiede al governo serbo di fermare la repressione, ma nel frattempo continua ad interloquire con lui per il possibile ingresso della Serbia nell’Unione.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

19 Novembre 2025
Scoop del sito Axios secondo cui USA e Russia avrebbero stilato un piano di pace di 28 punti a seg…
18 Novembre 2025
“Stai zitta, porcellina”. Donald Trump risponde così a una giornalista che gli ha chiesto della su…
18 Novembre 2025
I corpi di una donna di trentaquattro anni e della figlia di dieci sono stati ritrovati all’intern…
18 Novembre 2025
Israele e Autorità Nazionale Palestinese accolgono con favore la risoluzione Onu voluta da Trump…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI