Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic
Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic. Secondo il ministro dell’Interno, Ivica Dacic, almeno 15 agenti sono rimasti feriti, alcuni sono in gravi condizioni -IL VIDEO

Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic
Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic. Secondo il ministro dell’Interno, Ivica Dacic, almeno 15 agenti sono rimasti feriti, alcuni sono in gravi condizioni -IL VIDEO
Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic
Serbia, violenti scontri nella notte: proteste contro il governo Vucic. Secondo il ministro dell’Interno, Ivica Dacic, almeno 15 agenti sono rimasti feriti, alcuni sono in gravi condizioni -IL VIDEO
Nella notte nuove proteste antigovernative hanno caratterizzato alcune città della Serbia, dove il movimento degli studenti, insieme a larghe fasce della popolazione e all’opposizione, hanno ripreso a contestare il presidente e il governo del Paese. Scontri ed incidenti anche a Vrbas e Backa Palanka. Le manifestazioni hanno cominciato a prendere vita lo scorso novembre, dopo la morte di 16 persone a seguito del crollo di una tettoia alla stazione di Novi Sad. Secondo i manifestanti l’incidente sarebbe avvenuto a causa dell’incuria e degli scarsi controlli direttamente legati alla corruzione dilagante in Serbia. Dalla scorsa primavera gli studenti chiedono giustizia per le vittime e le elezioni anticipate.
Ieri sera violente proteste hanno infiammato Belgrado e altre città, causando incidenti in piazza e il ferimento di numerosi poliziotti. Secondo il ministro dell’Interno, Ivica Dacic, almeno 15 agenti sono rimasti feriti e alcuni sono in condizioni gravi. “Gli agenti, ha dichiarato Dacic – sono intervenuti in molti casi a difesa di sedi del partito di governo Sns assediate dai dimostranti, e a difesa delle quali si sono schierati militanti del partito, aggrediti a loro volta da gruppi di facinorosi”.
Una situazione che ha spinto lo stesso presidente Aleksandar Vucic ad intervenire, sempre ieri in tarda serata, tramite messaggi sui social per lanciare un appello e porre fine alle violenze.
Di Matilde Testa
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