Siria: 350 morti a Sweida. Raid di Israele in Latakia
Il bilancio complessivo dei morti degli scontri scoppiati ad Sweida, in Siria, in seguito anche all’intervento delle forze militari di Damasco e ai raid dell’Idf, è di 350 morti

Siria: 350 morti a Sweida. Raid di Israele in Latakia
Il bilancio complessivo dei morti degli scontri scoppiati ad Sweida, in Siria, in seguito anche all’intervento delle forze militari di Damasco e ai raid dell’Idf, è di 350 morti
Siria: 350 morti a Sweida. Raid di Israele in Latakia
Il bilancio complessivo dei morti degli scontri scoppiati ad Sweida, in Siria, in seguito anche all’intervento delle forze militari di Damasco e ai raid dell’Idf, è di 350 morti
l presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha accusato Israele di aver provocato una grave escalation militare con raid su larga scala contro siti governativi e obiettivi civili in Siria. “Solo grazie all’intervento efficace di una mediazione americana, araba e turca la regione è stata salvata da un destino ignoto”, ha dichiarato al-Sharaa in un discorso trasmesso dalla televisione di Stato.
“Non siamo tra coloro che temono la guerra. Abbiamo trascorso le nostre vite affrontando sfide e difendendo il nostro popolo, ma abbiamo anteposto gli interessi dei siriani al caos e alla distruzione”, ha aggiunto, precisando che Israele ha condotto attacchi aerei massicci.
Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, il bilancio delle vittime degli scontri a Sweida, nel sud del Paese, è salito a 350 morti. Gli scontri, iniziati tra membri della comunità drusa – maggioritaria nell’area – e gruppi beduini, si sono aggravati con l’intervento delle forze governative siriane e i raid dell’esercito israeliano (IDF).
Nel dettaglio, tra le vittime si contano:
- 79 combattenti drusi,
- 55 civili, di cui 27 uccisi in esecuzioni sommarie attribuite alle forze dei ministeri della Difesa e degli Interni di Damasco,
- 189 membri delle forze di sicurezza,
- 19 beduini,
- e il giornalista Hassan al-Zaabi.
Nel suo intervento, il primo dall’inizio dei bombardamenti su Damasco, al-Sharaa ha ribadito che la protezione della comunità drusa è una priorità per le autorità siriane. “Rifiutiamo ogni tentativo di trascinarvi nelle mani di parti esterne”, ha detto rivolgendosi direttamente ai drusi.
La dichiarazione giunge a poche ore dalle parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva a sua volta assicurato l’impegno di Israele nella tutela della stessa comunità. La coincidenza nei messaggi pubblici evidenzia il rischio di una nuova fase di conflitto aperto tra attori regionali, in un contesto già segnato da instabilità e violenze diffuse.
Raid di Israele sono in corso contro siti militari nella regione siriana di Latakia, rende noto al-Jazeera.
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