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Stato dell'Unione

Stato dell’Unione: Trump accarezza la Russia e conferma i dazi

Stato dell’Unione: nel suo discorso, Trump ha annunciato la data in cui entreranno in vigore i dazi. Sulla Russia: “Sono pronti per la pace”

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Stato dell’Unione: Trump accarezza la Russia e conferma i dazi

Stato dell’Unione: nel suo discorso, Trump ha annunciato la data in cui entreranno in vigore i dazi. Sulla Russia: “Sono pronti per la pace”

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Stato dell’Unione: Trump accarezza la Russia e conferma i dazi

Stato dell’Unione: nel suo discorso, Trump ha annunciato la data in cui entreranno in vigore i dazi. Sulla Russia: “Sono pronti per la pace”

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Stato dell’Unione: nel suo discorso, Trump ha annunciato la data in cui entreranno in vigore i dazi. Sulla Russia: “Sono pronti per la pace”

Nel suo discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione il presidente Donald Trump ha ammesso che i dazi creeranno “disordini” ma serviranno “a proteggere i posti di lavoro americani” e “l’anima del nostro Paese”. Dazi che entreranno in vigore “il 2 aprile perché sono superstizioso”, ha detto. E annuncia anche di aver firmato un ordine esecutivo che stabilisce “la pena di morte obbligatoria” per chi uccide un poliziotto.

“Siamo stati derubati per decenni da quasi tutti i paesi della Terra, e non lasceremo più che succeda”, ha dichiarato il presidente americano.

Sui rapporti con la Russia, Trump dice di aver ricevuto forti segnali da Vladimir Putin: “I russi sono pronti per la pace. Non sarebbe bellissimo?! Dobbiamo porre fine a questa guerra insensata”. Senza dimenticare però il nuovo sogno di The Donald: la Groenlandia. “Sosteniamo il diritto di scelta del popolo della Groenlandia e siamo pronti ad accoglierla. L’isola sarà più sicura e prospera con gli Usa. Non solo: ci riprenderemo il canale di Panama”, queste le principali dichiarazioni del tycoon.
Poi, l’argomento politicamente più scottante sul tavolo di Washington: l’Ucraina.

“Ho ricevuto una lettera da Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l’accordo sui minerali”, annuncia facendo seguito alle parole di Kiev di ieri.
“Nessuno vuole la pace più degli ucraini. – ha dichiarato il presidente ucraino – Sono pronto a lavorare con la forte leadership del presidente Trump per aiutare il mio paese a mantenere l’indipendenza”.

Tra i vari ringraziamenti del tycoon, non sono mancati quelli rivolti all’ormai suo “pupillo” Elon Musk. E, infine, presidente Donald Trump annuncia che “gli Usa non saranno più woke. Abbiamo messo fine alla dittatura del politicamente corretto”.

Di Claudia Burgio

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