Rishi Sunak, il primo leader britannico di origini indiane
| Esteri
Ex ministro del Tesoro ed ex sconfitto in estate dalla candidata Truss, l’indiano Rishi Sunak diventa il primo leader britannico di origini indiane. Ma chi lo vuole alla guida del Paese? Quasi nessuno.
Rishi Sunak, il primo leader britannico di origini indiane
Ex ministro del Tesoro ed ex sconfitto in estate dalla candidata Truss, l’indiano Rishi Sunak diventa il primo leader britannico di origini indiane. Ma chi lo vuole alla guida del Paese? Quasi nessuno.
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Rishi Sunak, il primo leader britannico di origini indiane
Ex ministro del Tesoro ed ex sconfitto in estate dalla candidata Truss, l’indiano Rishi Sunak diventa il primo leader britannico di origini indiane. Ma chi lo vuole alla guida del Paese? Quasi nessuno.
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L’ex ministro del Tesoro Rishi Sunak diventa il primo leader britannico di origini indiane, ma la nomina è controversa e difficilmente condurrà a un governo stabile.
Dopo il ritiro di Boris Johnson e di Penny Mordaunt, che non raggiungono il quorum, il candidato che in estate era stato sconfitto dalla Truss è stato l’unico ad avere ottenuto il supporto necessario di almeno 100 deputati. Ma chi è che vuole Sunak alla guida del Paese? Quasi nessuno.
Non lo vogliono i fedeli di Johnson o della Truss così come parte dell’elettorato conservatore che non riconosce un primo ministro di origini indiane (alcuni giorni fa è diventata virale una telefonata alla stazione radio “Lcb” in cui un elettore ha affermato che Sunak non è abbastanza «britannico»). Non piace alle classi più disagiate e alla classe media per le sue politiche di austerity e per la sua immagine di miliardario distaccato dal Paese reale. Tempo fa era stato oggetto di scherno quando in occasione di una campagna aveva mostrato di non sapere mettere benzina o usare una carta di credito. È inviso inoltre all’élite conservatrice e infine detestato da coloro che lo ritengono responsabile delle manovre di destabilizzazione degli ultimi mesi.
La Gran Bretagna arriva così al terzo primo ministro in pochi mesi. Un leader che dovrà remare contro l’opinione pubblica e il suo stesso partito e che probabilmente non avrà i numeri in Parlamento. Con una maggioranza di 71 seggi e una forte opposizione interna, Sunak parte con le stesse vulnerabilità della Truss.
di Alessandra Libutti
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