Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”-IL VIDEO

|

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”. Il regime degli ayatollah minaccia Stati Uniti, Francia e Regno Unito di attaccare le loro basi in Medio Oriente se continueranno a difendere o sostenere Israele

Notte di missili su Israele

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”-IL VIDEO

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”. Il regime degli ayatollah minaccia Stati Uniti, Francia e Regno Unito di attaccare le loro basi in Medio Oriente se continueranno a difendere o sostenere Israele

|

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”-IL VIDEO

Notte di missili su Israele che annuncia: “Controlliamo i cieli iraniani”. Il regime degli ayatollah minaccia Stati Uniti, Francia e Regno Unito di attaccare le loro basi in Medio Oriente se continueranno a difendere o sostenere Israele

|

In un solo giorno Israele ha acquisito la superiorità aerea sull’Iran occidentale e nella regione capitolina di Teheran, ma le capacità offensive di Teheran rimangono una seria minaccia. Nei giorni scorsi abbiamo infatti ricordato come già l’attacco iraniano alla base aerea israeliana Nevatim dell’ottobre 2024 avesse dimostrato che i missili balistici di Teheran fossero capaci di superare gli intercettori israelo-statunitensi e ieri notte la potenza balistica dell’Iran si è nuovamente concretizzata, saturando le difese dello Stato ebraico.

Il Gush Dan, il “blocco della tribù di Dan” cioè l’area più densamente abitata in Israele, è stato di nuovo preso di mira: soprattutto Haifa e Tel Aviv risultano particolarmente colpiti dalla salva notturna, così come le città di Bat Yam e Rehovot più verso il centro del Paese.

Si contano almeno due centinaia di feriti con – soltanto a Bat Yam – ben trentacinque persone disperse sotto le macerie, nonostante il comando militare di Gerusalemme abbia modificato le modalità di allerta antimissile per lasciare più tempo ai civili per correre ai rifugi. Già è noto come sei di loro non ce l’abbiano fatta, sui momentanei dieci morti totali della notte. Un numero che si va adeguando col passare delle ore e l’avanzare delle operazioni di recupero, con dozzine di squadre attivate dai servizi d’emergenza del governo di Benjamin Netanyahu.

Purtroppo gli attacchi balistici lasciano pochissimo spazio per mettersi al riparo, concedendo letteralmente pochi secondi tra la mancata intercettazione e l’impatto esplosivo. In pratica è come venire colpiti da una cometa, mentre l’ordigno iraniano sfrutta la stessa gravità terrestre per raggiungere l’obiettivo. Anche se Israele ha una difesa antimissile tra le migliori al mondo, l’arsenale iraniano è tra i più vasti esistenti e questa non sarà l’ultima notte di macerie per Israele.

L’unica vera prevenzione per Gerusalemme è quella di colpire i lanciatori nemici stessi prima che rilascino il loro potenziale letale, con soluzioni creative adottati sin dai primi minuti di questa guerra israelo-iraniana. La reazione dell’Heyl Ha’Avir (l’aviazione militare israeliana) ha colpito il ministero della Difesa iraniano – nonché complessi di appartamenti destinati ai pasdaran – così come diversi depositi di carburante nell’area della Capitale nemica.

Nella notte erano state diffuse anche dei filmati di un bombardamento riuscito a una colonna di veicoli lanciamissili iraniani in transito in una autostrada, ma forse si è trattato di una fake news: nonostante siano ancora in numero minore rispetto a quelle del conflitto russo-ucraino o indo-pakistano, persino la televisione degli ayatollah ha trasmesso le immagini goffamente alterate di un «F35 israeliano abbattuto» il cui relitto in realtà non assomigliava a nessun aereo militare esistente.

Sono invece stati confermati i primi attacchi israeliani alle strutture economiche principali dell’Iran, tra cui il complesso gasifero “South Pars Phase 14” nel Golfo Persico. Una ritorsione per il bersagliamento iraniano di aree israeliane densamente popolate, che tuttavia potrebbe generare una serie di reazioni a catena molto gravi. Il regime degli ayatollah ha infatti già minacciato Stati Uniti, Francia e Regno Unito di poter vedere attaccate le loro basi in Medio Oriente se continueranno a difendere o sostenere Israele.

Un’eventuale attacco a strutture militari occidentali, unito a tentativi di chiudere lo Stretto di Hormuz (da cui passano venti milioni di barili di petrolio ogni giorno, l’80% indirizzati all’Asia, e un terzo del gas liquefatto mondiale) trasformerebbe istantaneamente una guerra regionale in un intervento di polizia internazionale sul modello di Desert Storm.

Paradossalmente, una situazione ideale per Netanyahu che chiede insistentemente al suo ondivago alleato di Washington di entrare nel conflitto
: per avere una speranza di smantellare definitivamente il programma nucleare di Teheran, Gerusalemme ha bisogno di annientare il centro di arricchimento atomico di Fordo nella centrale regione iraniana di Qom. Per raggiungere i bunker sotterranei della struttura sono necessarie infatti specifiche bombe che si trovano esclusivamente in mano statunitense (come la GBU-57 MOP). Finora Trump ha cercato di non impegnare gli Stati Uniti nuovamente in una guerra in Medio Oriente, ma – come dimostrato dalla campagna anti-Huthi dei mesi scorsi – il tycoon potrebbe acconsentire a una serie di bombardamenti mirati se il regime iraniano decidesse di abbandonare ogni cautale per dichiarare guerra al mondo.

Di Camillo Bosco

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

15 Giugno 2025
Entrambi sono alle prese con crisi interne ed estere. Ma devono anche fare i conti con la propria…
15 Giugno 2025
“No Kings Day”, proteste negli Usa contro Trump: un’ondata di manifestazioni ha invaso tutti gli S…
15 Giugno 2025
Iran: “Pronti ad accordi sul nucleare a patto che prosegua il programma nucleare civile”, così il…
15 Giugno 2025
Notte di raid su Tel Aviv e Gerusalemme: 10 morti e 200 feriti. Pioggia di missili dall’Iran e dal…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI