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Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa»

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Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa». Tre le modifiche alla proposta di accordo sul cessate il fuoco avanzate dal movimento palestinese

Tregua Gaza

Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa»

Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa». Tre le modifiche alla proposta di accordo sul cessate il fuoco avanzate dal movimento palestinese

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Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa»

Tregua a Gaza, «Hamas ha detto sì all’accordo Usa». Tre le modifiche alla proposta di accordo sul cessate il fuoco avanzate dal movimento palestinese

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Secondo i media del Qatar, Hamas avrebbe accettato la proposta Usa sul cessate il fuoco a Gaza, ma «con emendamenti minori». Lo scorso mercoledì, il presidente americano, Donald Trump, aveva scritto sul social Truth: «Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante i quali lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra». Poi, ringraziando Qatar ed Egitto per gli sforzi nella mediazione, aveva aggiunto: «Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché [le condizioni] non miglioreranno, ma diventeranno solo peggiori».

Stando alle ultime informazioni, Hamas avrebbe dichiarato di aver coinvolto anche altre fazioni palestinesi in merito alla decisione presa oggi. Secondo i dettagli trapelati sull’accordo, dieci ostaggi vivi e 18 cadaveri di israeliani verrebbero restituiti in cinque tranche nel corso di una tregua di 60 giorni.

Tre le modifiche alla proposta di accordo sul cessate il fuoco avanzate dal movimento palestinese. A riferirlo è il sito d’informazione israeliano «Ynet», che cita una fonte vicina al gruppo. Le richieste riguardano: la riorganizzazione del meccanismo per l’ingresso degli aiuti umanitari secondo gli accordi del precedente cessate il fuoco e il ritiro della controversa compagnia statunitense Gaza Humanitarian Foundation dalla Striscia di Gaza; un ritiro graduale dell’esercito israeliano (Idf) verso le posizioni precedenti; e un impegno formale a non riprendere i combattimenti dopo i 60 giorni di tregua, con la garanzia di proseguire i negoziati.

Inoltre, sempre secondo la stessa fonte, Hamas avrebbe chiesto la garanzia da parte dell’Egitto, del Qatar e degli Stati Uniti, affinché l’intesa venga attuata e vi siano risultati nel processo negoziale.

Di Claudia Burgio

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