Trump domani a Tel Aviv e in Egitto per l’Accordo di pace a Gaza, la grande attesa
C’è grande attesa per l’arrivo di domani di Donald Trump a Tel Aviv e a Sharm el-Sheik per l'”Accordo di pace a Gaza”

Trump domani a Tel Aviv e in Egitto per l’Accordo di pace a Gaza, la grande attesa
C’è grande attesa per l’arrivo di domani di Donald Trump a Tel Aviv e a Sharm el-Sheik per l'”Accordo di pace a Gaza”
Trump domani a Tel Aviv e in Egitto per l’Accordo di pace a Gaza, la grande attesa
C’è grande attesa per l’arrivo di domani di Donald Trump a Tel Aviv e a Sharm el-Sheik per l'”Accordo di pace a Gaza”
C’è grande attesa per l’arrivo di domani di Donald Trump a Tel Aviv, previsto intorno alle ore 9.20 locali all’aeroporto di Ben Gurion. Ad accoglierlo ci sarà il primo primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, insieme alla moglie Sara e al presidente Herzog. Ma soprattutto, vi è grande apprensione per il rilascio degli ostaggi israeliani. Mentre scriviamo – secondo il quotidiano Haaretz (edizione online) – Hamas avrebbe già cominciato a spostare gli ostaggi nei punti di raccolta. Il rilascio, infatti, potrebbe avvenire già nella notte o all’alba di domani. Il governo israeliano si aspetta che tutti i 20 ostaggi ancora in vita vengano consegnati alla Croce Rossa. Successivamente, saranno poi trasferiti e portati alla base militare di Reim.
Intanto, le famiglie degli ostaggi fanno sapere che a partire dalla mezzanotte di oggi, Piazza degli Ostaggi sarà aperta e trasmetterà in diretta il rilascio dei rapiti. “Proiezioni continue del loro ritorno saranno mostrate in piazza per il pubblico che desidera essere presente in questi momenti storici e profondamente commoventi”, ha dichiarato il Forum delle famiglie. Se le condizioni lo consentiranno, domani il presidente Usa avrebbe intenzione di tenere una breve visita a uno degli ospedali che accoglieranno gli ostaggi liberati, anche se la tappa non è prevista nel programma ufficiale della visita lampo del presidente che durerà circa quattro ore. Trump è atteso alla Knesset alle 10.15, dove terrà il suo discorso dalla plenaria, insieme a Netanyahu, al Presidente della Knesset e al Capo dell’Opposizione.
Cominciano così ad accendersi i riflettori su quello che sarà uno dei momenti più cruciali per il destino di Israele e del popolo palestinese: il vertice sulla pace a Gaza a Sharm el-Sheik. Tanti i presenti, ma anche gli assenti. Israele non invierà alcun rappresentante, stando a quanto dichiarato all’Afp da Shosh Bedrosian, portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Malgrado l’invito da parte del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, l’Iran non presenzierà al vertice. Assente anche Hamas e l’Autorità nazionale palestinese (Anp), nonostante quest’ultima abbia espresso il suo interesse direttamente al presidente al-Sisi, il quale non ha dato risposta.
Presenti all’incontro, organizzato dal presidente egiziano: Germania, Francia, Regno Unito, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan, Indonesia e Italia. Gli Usa hanno poi ampliato l’invito a Spagna, Giappone, Azerbaigian, Armenia, Ungheria, India, El Salvador, Cipro e Grecia.
Il vertice di domani – che vedrà l’ufficializzazione dell’Accordo di Pace” – rappresenta un ulteriore passaggio politico-diplomatico per consolidare la tregua tra Israele e Hamas e avviare un percorso verso una pace duratura.
Di Claudia Burgio
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