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Trump-Harris, per chi votano i vip

Wall Street e il mondo economico è incline all’appoggio al candidato repubblicano, quello universitario alla vicepresidente dem. Quanto pesa il voto dei vip?

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Trump-Harris, per chi votano i vip

Wall Street e il mondo economico è incline all’appoggio al candidato repubblicano, quello universitario alla vicepresidente dem. Quanto pesa il voto dei vip?

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Trump-Harris, per chi votano i vip

Wall Street e il mondo economico è incline all’appoggio al candidato repubblicano, quello universitario alla vicepresidente dem. Quanto pesa il voto dei vip?

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Wall Street e il mondo economico è incline all’appoggio al candidato repubblicano, quello universitario alla vicepresidente dem. Quanto pesa il voto dei vip?

Sulle presidenziali 2024 negli Usa si dice che possa essere decisivo il voto delle donne, in particolare bianche, alle quali ha puntato la candidata democratica, Kamala Harris, soprattutto negli ultimi giorni di campagna elettorale. Non è un caso, quindi che Julia Roberts si sia rivolta implicitamente a loro, esortandole a “tradire i mariti nel segreto dell’urna”, riferendosi all’attacco di Donald Trump a Liz Cheney, la figlia dell’ex vice presidente Dick Cheney. 

Dopo le parole su Puerto Rico e l’isola di spazzatura, pronunciate dal tycoon, invece, Kamala Harris ha incassato l’endorsement di Jennifer Lopez, salita sul palco in uno degli ultimi comizi elettorali della vice Presidente. Ma è lungo l’elenco delle star (donne) pro Harris, che comprende anche Gwyneth Paltrow, Lizzo e Selena Gomez. Quest’ultima lo ha fatto in modo molto plateale, indossando uno scintillante abito rosso e postando foto in cui imbuca la scheda elettorale nell’early voting, il voto anticipato. Nel campo musicale non è passato inosservato neppure il duetto Barack Obama-Eminem, a sostegno della candidata democratica. Non si è certo trattato di Bruce Springsteen, che in passato si era speso organizzando un concerto a supporto di Hillary Clinton, ma Harris ha portato a casa anche l’appoggio indiretto di Beyoncé, che ha concesso di utilizzare la sua canzone Freedom in un video della campagna elettorale. Un inossidabile elettore dem si è poi confermato Robert de Niro, insieme a George Clooney, primo fundraiser del partito, vicinissimo a Barack Obama e tra coloro che pubblicamente si sono spesi per un passo indietro di Biden. Silenzio, invece, dalla moglie, Amal Alamuddin. Tra i dichiaratamente pro-Harris ci sono anche il regista Spike Lee e l’attrice Barbra Streisand, insieme a Nick Offerman, Jane Fonda e Ben Stiller, insieme ad Arnold Schwarzenegger, già attore e governatore della California, nonostante sui social abbia affermato “I hate politics more than ever”

Ad allungare la lista degli elettori di Kamala Harris ci sono poi anche Cynthia Nixon di “Sex in the City”, Charli XCX, Kesha, John Legend, Olivia Rodrigo e Katy Perry, che ha “offerto” la sua nuova canzone “Woman’s World” come colonna per l’appoggio ad Harris. Che dire, poi, di Ricky Martin, Cher, Billie Eilish e del fratello Finneas, insieme a Neil Young, Kelly Rowland e gli attori Jessica Alba, Leonardo DiCaprio (attivismo ambientalista), Whoopi Goldberg, Jane Fonda, Matt Damon, Jennifer Aniston, Mel Brooks, Jennifer Lawrence e Anne Hathaway. 

Chi sono, invece, i pro Trump? Oltre alla moglie Melania, comparsa al suo fianco solo in uno degli ultimi comizi (mentre in precedenza si era schierata a favore dell’aborto, tema divisivo e con una opinione che sembrava ben distante da quella del marito), non ha partecipato alla campagna a sostegno del padre la figlia maggiore di The Donald, Ivanka. Convintamente repubblicani e pro Trump sono invece da sempre Mel Gibson, così come Jon Voight (padre di Angelina Jolie), John Schneider, che non è altri che uno dei protagonisti della serie Hazzard degli anni ’80. Molti gli attori meno noti in Italia, ma popolari negli Usa, così come i giocatori di Football, golf, ecc. Taryn Manning, star di Orange is the new black

A far discutere nelle scorse settimane era stato poi il nome di Robert Jr. Kennedy, figlio di Bobby, ucciso nel 1968 mentre era in corsa proprio per la Casa Bianca e nipote del presidente JFK, a sua volta assassinato a Dallas nel 1963. Che dire poi di Elon Musk: il patron di Tesla e della piattaforma social X (ex Twitter), che potrebbe anche entrare a far parte della squadra di Governo in caso di vittoria di Trump e lo ha sostenuto sul palco più volte. Come Hulk Hogan. Trumpiani  sono anche Amber Rose, Kanye West e Kid Rock, insieme a diversi cantanti country i cui nomi dicono poco in Italia, ma che hanno molto seguito nel Midwest (Lee Greenwood e Chris Janson). Se 50 Cent ha alternato frasi contro e a favore di Trump, di sicuro non ha esitato intervenire in occasione dell’investitura ufficiale di Trump definendolo il suo «eroe» e «il più grande presidente degli Stati Uniti». Tra chi non ha mai nascosto le sue simpatie per il candidato repubblicano, infine, c’è Scott Baio, già “Happy Days” (interpretava Chachi Arcola), anche se non ha fatto un esplicito endorsement. E Taylor Swift? A lungo corteggiata, ha poi appoggiato dichiaratamente Kamala Harris.Massima cautela anche per Michael Bloomberg, che ha parlato di decisione “too important to rush”, quindi troppo importante per farsi prendere dalla fretta, così come da parte della numero 1 di Vogue Anna Wintour

Di sicuro il mondo finanziario e di Wall Street in particolare preferirebbe un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, temendo l’inadeguatezza di Harris soprattutto a livello internazionale e di relazioni economiche con il resto del mondo, mentre in quello accademico la vice presidente è sicuramente preferita al tycoon.

di Eleonora Lorusso

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