Trump in aula: “È un assalto all’America”
Prima di entrare in aula dove oggi inizia il processo per la vicenda Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai cronisti
Trump in aula: “È un assalto all’America”
Prima di entrare in aula dove oggi inizia il processo per la vicenda Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai cronisti
Trump in aula: “È un assalto all’America”
Prima di entrare in aula dove oggi inizia il processo per la vicenda Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai cronisti
Prima di entrare in aula dove oggi inizia il processo per la vicenda Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai cronisti
Prima di entrare in aula dove oggi inizia il processo per la vicenda Stormy Daniels, Donald Trump ha parlato brevemente ai cronisti denunciando “una persecuzione politica” contro di lui ed “un assalto all’America”. “Non c’e’ mai stata una cosa del genere – ha detto l’ex presidente – è una persecuzione politica, un processo che non doveva essere mai avviato”.
“Questo è un assalto all’America ed è per questo che sono orgoglioso di essere qui, è un attacco ad un avversario politico”, ha detto ancora con un affondo al presidente Joe Biden. Dopo queste dichiarazioni Trump, in abito scuro, camicia bianca e l’immancabile cravatta rossa, è entrato nell’aula, sedendosi al tavolo degli imputati con i suoi avvocati. Nell’aula del tribunale di Manhattan non è permesso l’accesso alle telecamere.
Già questa mattina, prima di dirigersi in tribunale, Trump aveva attaccato sui social, scagliandosi contro il gag order, l’ordine bavaglio, imposto dal giudice Juan Merchan: “Voglio che mi venga restituita la voce, questo giudice corrotto mi ha imbavagliato, è incostituzionale”.
Con questo ordine a Trump è vietato attaccare in dichiarazioni o sui social i testimoni, altri partecipanti al processo e familiari dei giudici e procuratori, clausola aggiunta dopo che l’ex presidente ha attaccato la figlia del giudice. “L’altra parte può parlare di me, ma a me non è permesso parlare di loro, è un processo truccato”, ha aggiunto. Il gag order non impedisce a Trump di attaccare Merchan o il procuratore distrettuale che ha istruito il processo, Alvin Bragg.
“Gli estremisti democratici stanno già imbrogliando con le elezioni presidenziali del 2024 portando avanti, o aiutando a portare avanti, questi processi finti contro di me, costringendomi così a stare in aula e spendere soldi destinati alla campagna, invece di essere in giro a battere Joe Biden l’imbroglione il peggior presidente della storia degli Stati Uniti”, si legge ancora nei post di Trump che denunciano “interferenze elettorali”.
di Ruggero Fontana
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