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Truppe di Israele a Gaza City, Idf: “Potente attacco”. Trump: “Non ho parlato con Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione”. Onu: “La carneficina deve finire”

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu conferma l’inizio dell’operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati dell’Idf

Gaza City

Truppe di Israele a Gaza City, Idf: “Potente attacco”. Trump: “Non ho parlato con Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione”. Onu: “La carneficina deve finire”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu conferma l’inizio dell’operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati dell’Idf

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Truppe di Israele a Gaza City, Idf: “Potente attacco”. Trump: “Non ho parlato con Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione”. Onu: “La carneficina deve finire”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu conferma l’inizio dell’operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati dell’Idf

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“Abbiamo avviato un’intensa operazione a Gaza“. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato l’inizio dell’operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati dell’Idf.

“Gaza sta bruciando” e “le Idf stanno colpendo le infrastrutture terroristiche con il pugno di ferro”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz. “I soldati dell’Idf stanno combattendo eroicamente per creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas. Non cederemo né torneremo indietro finché la missione non sarà completata”, ha aggiunto. Poi, durante una visita al quartier generale della 162ma divisione, i cui uomini stanno operando a Gaza City, ha rincarato la dose. “Se Hamas non rilascerà gli ostaggi e deporrà le armi, la Striscia di Gaza “sarà distrutta”.

Trump: “Non ho parlato con Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione a Gaza City”

Il presidente degli Usa Donald Trump ha dichiarato di non aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu prima dell’inizio dell’operazione di terra a Gaza City. Rispondendo alle domande dei giornalisti prima di partire per la Gran Bretagna, Trump ha parlato dell’operazione e ha affermato di non sapere ancora se la appoggia. “Dovrò vedere, non ne so molto. Posso dire che se Hamas usa gli ostaggi come scudi umani, dovrà pagare un prezzo pesante” ha detto il tycoon.

Trump ha ribadito il concetto dichiarando che ci saranno “grossi problemi” per Hamas se userà gli ostaggi israeliani come scudi umani. “Aspetteremo di vedere cosa succederà perché ho sentito che Hamas sta cercando di ricorrere al vecchio trucco degli scudi umani. Se lo farà, si troverà in grossi guai”, ha detto Trump.

Hamas: “Netanyahu ha piena responsabilità riguardo gli ostaggi”

Netanyahu è un “criminale di guerra” che ha ”la piena responsabilità della vita dei suoi prigionieri nella Striscia di Gaza”. Così in una nota Hamas dopo l’operazione lanciata dalle Idf su Gaza City. Hamas ha accusato poi il presidente degli Usa Donald Trump di aver dimostrato “una palese parzialità nei confronti della propaganda sionista e doppi standard” e l’Amministrazione americana di avere ”la responsabilità diretta” dell’escalation del conflitto con il suo sostegno a Israele.

“Il destino dei prigionieri dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è determinato dal governo terrorista di Netanyahu”, ha affermato Hamas. “La distruzione sistematica e la campagna fascista di annientamento che Gaza sta subendo minacciano anche la vita dei soldati israeliani catturati”, ha aggiunto.

Gaza City, il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) chiede “un intervento internazionale urgente ed eccezionale”

Il ministero degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha chiesto ”un intervento internazionale urgente ed eccezionale” per proteggere i civili e fermare l’invasione israeliana di Gaza City. Su ‘X’, il ministero ha anche riconosciuto come un “fallimento” i tentativi di fermare la guerra attraverso la diplomazia. “Il ministero esprime profonda preoccupazione per le dichiarazioni vanagloriose del governo di occupazione sull’inizio dell’invasione di Gaza City e per il pericolo che venga messa a repentaglio la vita di centinaia di migliaia di civili palestinesi, che rischiano di essere uccisi e sfollati”, afferma la nota.

”Il ministero chiede un intervento internazionale eccezionale per fermare questo grave crimine e arrivare a soluzioni politiche e diplomatiche che garantiscano l’immediata cessazione della guerra e dell’aggressione, la protezione dei civili, la prevenzione del loro sfollamento dalla Striscia, l’immediato rilascio di ostaggi e prigionieri e la distribuzione sostenibile degli aiuti”, aggiunge la nota.

Idf: “Controlliamo già il 40% di Gaza City. I nostri militari avanzano verso il centro della città”

A poche ore dall’inizio dell’operazione di terra, l’esercito israeliano ha preso il controllo del 40% di Gaza City. Lo hanno comunicato le stesse Idf, secondo le quali due divisioni hanno iniziato ad operare all’interno della città principale dell’enclave palestinese, mentre un’altra divisione assedia la città. “Avanziamo verso il centro” di Gaza City, ha confermato un responsabile militare israeliano.

Secondo fonti mediche locali, citate dal sito di Haaretz, gli attacchi aerei e di artiglieria hanno già causato la morte di almeno 35 persone in città e il ferimento di oltre 40, mentre decine risultano disperse. Testimoni hanno riferito di migliaia di persone in fuga verso sud, sebbene le uscite dalla città siano bloccate e molti residenti abbiano trascorso la notte in strada, temendo che le loro case fossero colpite.

Funzionari militari hanno affermato che sono state create le condizioni per occupare la città e che l’operazione si allargherà nei prossimi giorni, seguendo il piano approvato dal governo. Molti riservisti sono stati chiamati a unirsi ai combattimenti e le Idf hanno reso noto che circa l’80% di coloro che hanno ricevuto la convocazione si è presentato in servizio.

Il portavoce delle Idf in lingua araba, Avichay Adraee, ha sostenuto che il 40% dei residenti di Gaza City è già stato evacuato. L’esercito ha distribuito volantini che invitano i residenti a spostarsi verso il sud di Gaza, con la scritta: “Se trovate questi volantini, vi trovate in una zona di combattimento pericolosa”. Alcuni di questi sono volati verso il sud di Israele.

Adraee ha inoltre dichiarato in un post su X che “account affiliati a Hamas e ai suoi portavoce stanno diffondendo immagini di volantini falsi” nella Striscia di Gaza ”perché vogliono usare la popolazione civile come scudo umano” e ”diffondere il veleno incitando all’odio”.

di Margherita Medici

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