Ucraina: Berlino conferma vertice con Zelensky per lunedì, attesa anche Meloni
Lunedì a Berlino le potenze europee si ritroveranno per affrontare il dossier ucraino insieme al presidente Volodymyr Zelensky
Ucraina: Berlino conferma vertice con Zelensky per lunedì, attesa anche Meloni
Lunedì a Berlino le potenze europee si ritroveranno per affrontare il dossier ucraino insieme al presidente Volodymyr Zelensky
Ucraina: Berlino conferma vertice con Zelensky per lunedì, attesa anche Meloni
Lunedì a Berlino le potenze europee si ritroveranno per affrontare il dossier ucraino insieme al presidente Volodymyr Zelensky
Lunedì a Berlino le potenze europee si ritroveranno per affrontare il dossier ucraino insieme al presidente Volodymyr Zelensky. E l’Italia, con Giorgia Meloni, si appresta a essere della partita. Il governo tedesco ha confermato la visita del leader di Kiev, attesa per lunedì e anticipata ieri dalla Bild. Zelensky vedrà il cancelliere tedesco Friedrich Merz per un faccia a faccia e per fare il punto sui negoziati di pace che mirano a chiudere il conflitto. Nel tardo pomeriggio ai due si uniranno “numerosi capi di Stato e di governo”, oltre a esponenti di primo piano dell’Unione Europea e della Nato, come si legge nel comunicato diffuso da Berlino.
Tra i presenti è attesa anche la presidente del Consiglio, che ieri ha avuto una videoconferenza con la coalizione dei “volenterosi”. Nel corso della call Meloni ha ribadito la necessità di mantenere saldo il legame tra le due sponde dell’Atlantico – Stati Uniti da una parte e Unione Europea dall’altra – come condizione essenziale per arrivare a una pace giusta e duratura in Ucraina. Un concetto che aveva già rilanciato martedì scorso, durante l’incontro a Palazzo Chigi con Zelensky.
Nella videoconferenza si è parlato anche dell’ipotesi che l’Unione Europea utilizzi i beni russi congelati per sostenere Kiev: gli alleati hanno fatto il punto sui “progressi nella mobilitazione dei beni sovrani russi sotto sequestro”. Il tema tornerà sul tavolo lunedì a Berlino e sarà centrale anche al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre a Bruxelles, quando i Ventisette dovranno decidere se usare quegli asset come garanzia per nuovi finanziamenti a supporto dell’Ucraina. L’Italia, stando alle prime indicazioni, sarebbe orientata a sostenere il congelamento permanente dei circa 200 miliardi di euro della Banca centrale russa attualmente bloccati nell’Ue. Nella giornata diplomatica della premier, però, a catalizzare l’attenzione è stato soprattutto il dossier mediorientale. Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, ricevuto per la seconda volta in poco più di un mese: il precedente faccia a faccia risale al 7 novembre.
Nel colloquio, spiegano da Palazzo Chigi, si è parlato della “necessità di consolidare il cessate il fuoco a Gaza attraverso la piena attuazione del Piano di Pace del presidente Trump”. La premier ha inoltre confermato “la determinazione dell’Italia a svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e ricostruzione di Gaza”, ottenendo “il pieno sostegno” di Abbas. Dopo l’incontro, Meloni e Abbas si sono spostati a Castel Sant’Angelo, dove il leader palestinese è stato ospite d’onore della giornata di Atreju.
“La sua presenza dimostra quanto l’Italia sia stata protagonista, pur in una crisi mediorientale così complessa, e quanto possa continuare a essere centrale nel difficile percorso verso la pace, la stabilizzazione e la costruzione della prospettiva dei due Stati”, ha spiegato la presidente di Fdi dal palco, aggiungendo che la presenza di Abbas fa “giustizia di tante falsità che abbiamo ascoltato sul governo italiano negli ultimi due anni” sulla questione israelo-palestinese, uno dei dossier su cui l’esecutivo “ha lavorato di più”.
“Ci auspichiamo che l’Italia possa proseguire verso il percorso” di riconoscimento dello Stato palestinese, che “andrebbe a rafforzare le fondamenta della pace nella regione e la fiducia tra i popoli, il concetto di uguaglianza”, ha dichiarato Abbas, ringraziando Meloni e confermando la disponibilità a lavorare con il governo italiano e con tutte le forze politiche italiane “per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza nella regione”. La giornata della premier è stata scandita anche da un altro incontro simbolico: Meloni ha ricevuto Rom Braslavski, il giovane israeliano rapito il 7 ottobre 2023 e rimasto prigioniero per 738 giorni a Gaza.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Ucraina, Ue approva blocco asset russi. Italia: “Esplorare alternative”
Ucraina, Mattarella: “Nuovo ordine mondiale non può basarsi su sopraffazione”
Iran: arrestata di nuovo la Nobel per la Pace Narges Mohammadi – IL VIDEO