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Ucraina, oggi a Roma la conferenza per la ricostruzione

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I numeri ‘da record’ della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma oggi, giovedì 10 luglio, e che continuerà anche domani

Ucraina, oggi a Roma la conferenza per la ricostruzione

I numeri ‘da record’ della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma oggi, giovedì 10 luglio, e che continuerà anche domani

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Ucraina, oggi a Roma la conferenza per la ricostruzione

I numeri ‘da record’ della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma oggi, giovedì 10 luglio, e che continuerà anche domani

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Quindici capi di Stato e di governo e duemila aziende registrate, tra italiane, ucraine e straniere, quattromila partecipanti: questi alcuni dei numeri ‘da record’ della conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà a Roma oggi, giovedì 10 luglio, e che continuerà anche nella giornata di domani. Un evento che si sperava potesse avvenire in un contesto diverso, sullo sfondo di un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev, che ancora non c’è e che difficilmente arriverà entro la fine dell’anno, come più volte ripetuto in questi giorni dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Dopo Lugano, Londra e Berlino, Roma segna una nuova, importante tappa nel sostegno alla ripresa e alla ricostruzione dell’Ucraina, un obiettivo per il quale, secondo le ultime stime della Banca mondiale, serviranno 500 miliardi di euro – tre volte il Piano Marshall – e che difficilmente si potrà realizzare senza la mobilitazione del settore privato. Al termine dei due giorni alla Nuvola, sede della conferenza, l’Italia conta di poter annunciare nuovi impegni finanziari e monetari per 14-14,5 miliardi, con la firma di un centinaio di accordi che dovrebbero coprire la ricostruzione e protezione delle infrastrutture energetiche, lo sminamento, la riabilitazione delle aree distrutte, laddove si può, e la modernizzazione e gli investimenti in quelle meno colpite dalla guerra.

Ad accogliere i leader la premier Giorgia Meloni che interverrà alla sessione di apertura – subito dopo l’introduzione di Tajani – insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al cancelliere tedesco Friedrich Merz e al premier polacco Donald Tusk. Per gli Stati Uniti ci sarà l’inviato per l’Ucraina Keith Kellogg, che dovrebbe avere un bilaterale con Zelensky, dopo l’annuncio di Donald Trump sull’invio di nuove armi a Kiev. 

E il presidente ucraino – che ieri è stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella – si collegherà, insieme a Meloni, Merz e Tusk, al premier britannico Keir Starmer e al presidente francese Emmanuel Macron ancora in visita a Londra, a una riunione della ‘coalizione dei volenterosi’. Una ‘sovrapposizione’ voluta dall’Italia per dare più forza alla conferenza, con la prima giornata di lavori che sarà chiusa da un saluto del capo dello Stato ai partecipanti.

In parallelo agli aiuti militari e alla ricostruzione va il processo di integrazione dell’Ucraina nella Ue, che l’Italia è stata tra i primi Paesi a sostenere, considerandolo un obiettivo strategico, non solo per rispondere alle aspirazioni della popolazione ucraina, ma anche per evitare una forte area di instabilità vicino ai confini nazionali. E qui l’obiettivo è di riuscire ad aprire tutti i ‘cluster’ dell’adesione, sei, entro la fine dell’anno.

Dopo la sessione di apertura, è previsto un intervento della first lady ucraina, Olena Zelenska, poi ancora una sessione plenaria con gli altri capi di Stato e di governo presenti – tra cui il premier greco Kyriakos Mitsotakis, l’albanese Edi Rama, l’olandese Dick Schoof – e quindi l’apertura del Recovery Forum presieduto da Tajani. Che alla Farnesina ha istituito una task force per lavorare alla conferenza e coordinare il lavoro delle diverse amministrazioni statali, dei soggetti economici istituzionali e del mondo aziendale. 

A conferma dell’impegno del governo italiano, sono 21 i ministri e vice ministri che interverranno alla Nuvola e alle varie sessioni dedicate a quattro dimensioni: business, capitale umano, locale e regionale, adesione alla Ue e riforme. Ci sarà poi anche una Business Fair, dove le aziende italiane, ucraine e internazionali e i rispettivi governi potranno incontrarsi e avviare collaborazioni.

La conferenza si concluderà domani pomeriggio – in giornata è prevista anche una riunione del G7 plus Energia – con il ‘passaggio di consegne’ alla Polonia, che organizzerà l’evento del prossimo anno.

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