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Ucraina, Putin: “Sanzioni Usa atto ostile”. La presunta rottura tra Trump e la Russia

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Ennesimo cambiamento della diplomazia trumpiana. La “frustrazione” di Trump porta all’approvazione del diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

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Ucraina, Putin: “Sanzioni Usa atto ostile”. La presunta rottura tra Trump e la Russia

Ennesimo cambiamento della diplomazia trumpiana. La “frustrazione” di Trump porta all’approvazione del diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

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Ucraina, Putin: “Sanzioni Usa atto ostile”. La presunta rottura tra Trump e la Russia

Ennesimo cambiamento della diplomazia trumpiana. La “frustrazione” di Trump porta all’approvazione del diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

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Ennesima cambiamento della diplomazia trumpiana. Il presidente statunitense, adesso, “sente che da parte russa non c’è abbastanza interesse e azione verso la pace” come riferisce la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt che ha citato la “frustrazione” di Trump nei confronti di Vladimir Putin.

Ed è la frustrazione per l’ostilità russa ai piani di pace – una sorpresa soltanto per Trump – che ha portato all’approvazione del diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Scrive sui suoi canali social il cancelliere tedesco Merz: “Con il diciannovesimo pacchetto di sanzioni adottato oggi, stiamo aumentando ulteriormente la pressione sulla Russia. Putin deve rendersi conto che questa guerra gli costerà più di una pace negoziata. Siamo al fianco dell’Ucraina”.

L’iniziativa euro-americana ha scatenato la prevedibile reazione retorica di Putin che ha definito le sanzioni “un atto ostile, ma che non serve”. Piccata la risposta di Trump: “Putin dice che le sanzioni americane non avranno un impatto significativo sull’economia russa? Ve lo saprò dire tra sei mesi”.

Nessuno dei due contendenti rinuncia all’ipotesi del vertice e il Cremlino tiene a sottolineare che il mancato incontro di questa settimana era stato “proposto da parte americana”. Aggiungendo che “questi incontri devono essere ben preparati”, un ultimo affondo all’avversario-alleato Trump.

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