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Colloqui Ucraina-Russia in Turchia. Zelensky incontra Erdoğan: “Chiediamo il cessate il fuoco”. Botta e risposta Kyiv-Mosca. Trump: “Nulla accadrà finché non ci incontreremo io e Putin”

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Ai colloqui Ucraina-Russia di Istanbul non parteciperanno Zelensky, Trump e Putin. The Donald: “Non succederà nulla finché io e il presidente russo non ci incontreremo”

Colloqui Ucraina-Russia in Turchia. Zelensky incontra Erdoğan: “Chiediamo il cessate il fuoco”. Botta e risposta Kyiv-Mosca. Trump: “Nulla accadrà finché non ci incontreremo io e Putin”

Ai colloqui Ucraina-Russia di Istanbul non parteciperanno Zelensky, Trump e Putin. The Donald: “Non succederà nulla finché io e il presidente russo non ci incontreremo”

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Colloqui Ucraina-Russia in Turchia. Zelensky incontra Erdoğan: “Chiediamo il cessate il fuoco”. Botta e risposta Kyiv-Mosca. Trump: “Nulla accadrà finché non ci incontreremo io e Putin”

Ai colloqui Ucraina-Russia di Istanbul non parteciperanno Zelensky, Trump e Putin. The Donald: “Non succederà nulla finché io e il presidente russo non ci incontreremo”

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Vladimir Putin non va in Turchia, i colloqui tra Russia e Ucraina in programma oggi 15 maggio a Istanbul perdono inevitabilmente peso e la tregua di un mese, chiesta da Kiev e dall’Occidente, si allontana. Il presidente russo rimane a Mosca e ‘dà buca’ a Volodymyr Zelensky, che sperava nel faccia a faccia con il leader del Cremlino. Niente Vladimir Putin, quindi. E niente Donald Trump, che sognava una svolta e nei giorni scorsi ha esortato Kiev a dialogare.

Il presidente degli Stati Uniti, in Qatar per la seconda tappa del suo viaggio in Medio Oriente, proseguirà il proprio programma senza variazioni: non ci sarà la deviazione in Turchia per il numero 1 della Casa Bianca, che sarebbe piombato a Istanbul in caso di vertice tra ‘pesi massimi’. Al suo posto, in Turchia ci sarà il segretario di Stato Marco Rubio.

Zelensky rende noto che i colloqui fra le delegazioni di Ucraina e Russia a Istanbul si terranno “stasera o domani”.

Putin resta a casa. E nemmeno Trump ai colloqui fra Ucraina e Russia in Turchia

Il ‘game changer’ – l’elemento che definisce il tono dell’evento – è l”assenza di Putin, ufficializzata da Mosca nella tarda serata del 14 maggio. Non è una sorpresa ma finisce ovviamente per ridimensionare l’importanza dell’appuntamento, che segna comunque la ripresa del dialogo tra i due paesi in guerra. Il leader del Cremlino, domenica, ha proposto di riprendere i colloqui il 15 maggio. Quando arriva la data fatidica, però, Putin non si presenta. Qual è il suo obiettivo?

La Russia invia in Turchia una delegazione ‘tecnica’, come evidenzia la nota diffusa dal Cremlino. Non c’è Putin e non c’è nemmeno il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. A guidare la ”delegazione della Federazione russa per i negoziati con l’Ucraina” Vladimir Medinsky, consigliere di Putin e assistente del presidente russo. Al tavolo anche Mikhail Galuzin, vice ministro degli Esteri, Igor Kostyukov, capo della Direzione principale dello Stato maggiore delle Forze armate e Alexander Fomin, vice ministro della Difesa.

Colloqui Ucraina-Russia in Turchia. Le speranze di Zelensky, l’obiettivo di Mosca

Non sono gli interlocutori che Zelensky sperava di avere davanti. Il presidente ucraino sarà in Turchia, salvo sorprese dell’ultimissimo minuto, ma a questo punto potrebbe rimanere fuori dai colloqui: “Attendo di vedere chi arriverà in Turchia per i colloqui dalla Russia per decidere quali passi intraprendere l’Ucraina”, ha detto nelle ultime dichiarazioni della giornata di ieri. Ventiquattro ore prima, dal presidente ucraino erano arrivate dichiarazioni più significative: “Se Putin non viene e continua a fare giochetti, è la dimostrazione finale che non vuole porre fine alla guerra”.

La scelta di affidare le redini del negoziato a Medinsky ha un chiaro significato. Putin punta sullo stesso uomo che nel 2022 in Turchia ha dialogato con Kiev prima che le comunicazioni si interrompessero. All’epoca, Mosca chiedeva – tra le altre cose – limiti al riarmo ucraino e stop al sostegno occidentale. Le richieste di 3 anni fa, allora giudicate inammissibili da Kiev, potrebbero tornare ad essere un punto di partenza per la Russia anche nel 2025.

Cosa succede ora, cosa fa Trump

Cosa succederà oggi? Mosca preannuncia discussioni di carattere tecnico, mentre Kiev proverà a portare sotto i riflettori l’ipotesi di una tregua di 30 giorni. L’Ucraina, che non ha mai abbandonato lo scetticismo sulle reali intenzioni russe, teme di finire imbrigliata nella strategia attendista di Putin: un dialogo complesso e sterile mentre la guerra continua.

Per Zelensky il cessate il fuoco è un punto di partenza, per il Cremlino è un passo a cui bisogna arrivare. In un simile quadro, è lecito chiedersi cosa farà Trump e quale linea seguiranno gli Stati Uniti. L’Unione europea insiste sulla strada delle sanzioni e si augura che Washington adotti provvedimenti analoghi. Trump, nei giorni scorsi, ha oscillato tra dichiarazioni ottimistiche sull’imminente arrivo di ‘good news’ e i ‘quasi ultimatum’ alla Russia: “Capiremo se Mosca vuole trattare”. La mossa di Putin, che dice no alla tregua di un mese ma non chiude il dialogo, basterà?

Zelensky incontra Erdoğan ma non partecipa al vertice di Istanbul. Manda una delegazione

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky non parteciperà ai colloqui di Istanbul. Ma invierà una delegazione per incontrare i russi. Lo rende noto un responsabile dell’Ucraina all’Afp. 

Erdoğan: “Parlato con Zelensky della fine alla guerra con una pace giusta”

“Con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbiamo parlato del lavoro per porre fine alla guerra russo-ucraina con una pace giusta». Lo ha detto il leader turco Recep Tayyip Erdoğan dopo aver incontrato Zelensky ad Ankara, in alcune dichiarazione riportate dall’agenzia turca Anadolu.

Zelensky: “Chiediamo il cessate il fuoco. Erdoğan riconosce la Crimea come ucraina”

Zelensky ha detto che Erdoğan ha riconosciuto la Crimea come parte del territorio ucraino. Il presidente ucraino parla lo descrive come “un segnale molto importante e un segno di sostegno politico”. Lo rende noto Sky News.

Una pace giusta “deve prevedere l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Sono le parole pronunciate da Zelensky parlando ai giornalisti dopo l’incontro ad Ankara con Erdoğann. Zelensky ha aggiunto che la Russia ha dimostrato di non volere la pace. “A Istanbul (noi ucraini, ndr.) chiediamo il cessate il fuoco”.

Il presidente ucraino: “La delegazione russa in Turchia? È una farsa”

La delegazione russa in Turchia è una farsa, “è fasulla”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo essere arrivato in Turchia, in vista dei colloqui fra Ucraina e Russia per la (possibile) pace.

“Per quanto riguarda il nostro livello, abbiamo una delegazione al massimo livello – ha detto Zelensky – Il ministero degli Esteri, il mio ufficio, i militari, la nostra intelligence, i rappresentanti di tutte le agenzie di intelligence, tra l’altro. Al fine di prendere qualsiasi decisione che possa portare alla pace giusta che ci si aspetta”.

E ancora: “Ma da quello che vediamo, sembra più un livello fasullo. Penseremo a cosa fare, quali saranno i nostri passi dopo aver parlato con il presidente turco Erdogan”.

Zakharova: “La delegazione russa è una farsa? Zelensky è un clown”

“Un clown, un fallito una persona dall’istruzione sconosciuta”. Sono le parole pronunciate da Maria Zakharova – la portavoce del ministero degli Esteri russo – dopo le parole di Zelensky sulla delegazione russa in Turchia definita “una farsa”.

Ucraina-Russia, Trump: “Nulla accadrà finché non ci incontreremo io e Putin”

“Non succederà nulla finché io e Putin non ci incontreremo”. Lo ha detto il presidente statunitense Donald Trump (assente in Turchia) mentre si trovava a bordo dell’Air Force One. Lo rende noto l’agenzia Bloomberg. Il tycoon ha poi detto di “non essere deluso dalla delegazione russa” in Turchia. Ma poi ha ammesso di non saperne nulla.

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