Bimbo malato di leucemia arrestato con la famiglia in Usa. Il legale: “Ha bisogno di cure urgenti”
Sta diventando un caso di indignazione internazionale la notizia del bimbo immigrato malato di leucemia, arrestato con la famiglia e trasferito in un centro di espulsione
Bimbo malato di leucemia arrestato con la famiglia in Usa. Il legale: “Ha bisogno di cure urgenti”
Sta diventando un caso di indignazione internazionale la notizia del bimbo immigrato malato di leucemia, arrestato con la famiglia e trasferito in un centro di espulsione
Bimbo malato di leucemia arrestato con la famiglia in Usa. Il legale: “Ha bisogno di cure urgenti”
Sta diventando un caso di indignazione internazionale la notizia del bimbo immigrato malato di leucemia, arrestato con la famiglia e trasferito in un centro di espulsione
Sta diventando un caso di indignazione internazionale la notizia del bimbo immigrato malato di leucemia, arrestato con la famiglia e trasferito in un centro di espulsione. La donna dell’Honduras, insieme al figlio di 6 anni, affetto da leucemia, e alla sorella di 9 anni, sono stati trattenuti in un centro di detenzione dopo che i tre si erano presentati all’udienza per l’immigrazione del 29 maggio a Los Angeles, per chiedere la convalida dello status di rifugiato. La madre ha ora intentato causa contro il dipartimento della Sicurezza Interna (Homeland Security), quello di Immigrazione e dell’amministrazione Trump per ottenere il suo rilascio immediato. Al centro del caso c’è soprattutto il figlio più piccolo, N.H.Z., malato di leucemia linfoblastica acuta, per cui la famiglia aveva scelto di emigrare negli Stati Uniti alla ricerca di cure adeguate e mirate.
Il cancro al sangue gli era stato diagnosticato in Honduras nel 2021, quando non aveva nemmeno compiuto 3 anni. Fuggiti negli States alla ricerca di una salvezza per il bimbo, la malattia lo ha costretto a due anni di chemioterapia. Ora necessita di costanti monitoraggi e trattamenti medici regolari che, come sottolineato nei documenti legali, non sarebbero garantiti nel Paese d’origine. Gli avvocati della famiglia sostengono allarmati e indignati che potrebbero essere espulsi in qualsiasi momento, nonostante il loro tentativo di chiedere asilo negli Stati Uniti. La Ragione ha contattato Elora Mukherjee, professoressa di giurisprudenza alla Columbia University di New York, legale della famiglia.
Come stanno i bambini e la madre?
«La famiglia soffre in detenzione. I bambini piangono ogni notte e pregano che Dio li faccia uscire da lì. La bambina di 9 anni mangia a malapena».
E il bimbo malato di leucemia?
«Il bambino di 6 anni ha perso l’appetito, si procura facilmente lividi, segno di mancanza di piastrine. Soffre occasionalmente di dolori ossei ed è pallido: tutti sintomi preoccupanti, data la diagnosi di leucemia linfoblastica acuta. Ha bisogno di cure urgentissime. Ha già saltato il cinque giugno la chemioterapia».
In quale centro di detenzione per immigrati si trovano?
«Presso il Dilley Immigrant Processing Center di Dilley, in Texas. Il governo li ha sottoposti illegalmente a un provvedimento di espulsione accelerata, il che significa che potrebbero essere espulsi dagli Stati Uniti entro pochi giorni. Forse ore. Chiediamo l’immediato rilascio della famiglia e il ricovero del bambino. E’ urgente!».
di Anna Germoni
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