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Varsavia si prepara alla guerra con Mosca

Varsavia si prepara alla guerra con Mosca

Dopo i timori della Germania, allarmanti parole del ministro della Difesa polacco che minaccia l’apertura di un conflitto con la Russia di Putin
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Dopo i timori della Germania, allarmanti parole del ministro della Difesa polacco che minaccia l’apertura di un conflitto con la Russia di Putin
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Varsavia si prepara alla guerra con Mosca

Dopo i timori della Germania, allarmanti parole del ministro della Difesa polacco che minaccia l’apertura di un conflitto con la Russia di Putin
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Dopo i timori della Germania, allarmanti parole del ministro della Difesa polacco che minaccia l’apertura di un conflitto con la Russia di Putin
Berlino – «Mi preparo a qualsiasi scenario e prendo in considerazione quello peggiore molto seriamente». A Varsavia cambiano i governi e i ministri, ma i timori per un attacco militare della Russia restano ben presenti, mentre la guerra a pochi chilometri dai propri confini continua a infiammarsi. Non c’è stanchezza in Polonia, ma preoccupazione. E il nuovo ministro della Difesa, il 42enne Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, lo esplicita in un’intervista al tabloid “Super Express”: «La situazione è molto seria, come percepiscono sempre più Stati, e non lo dico tanto per creare ansia, anzi peso con molta prudenza le mie parole». Dopo le prove di esercitazioni antirusse sfuggite dai cassetti dell’esercito tedesco e i timori espressi dal Ministero della Difesa di Berlino su una road map di Mosca per un’offensiva a Occidente, oltre l’Ucraina, le parole di Kosiniak-Kamysz – che è anche vice premier e presidente del piccolo partito degli agricoltori – confermano l’allarme delle cancellerie dei Paesi Nato esposti sul fianco orientale dell’Europa. Il ministro ha spiegato che la Polonia ha avviato preparativi concreti per un eventuale conflitto con la Russia e sta esaminando le lacune ancora esistenti nel suo armamento: «La dotazione di armi pesanti è molto importante, ma lo è altrettanto l’equipaggiamento individuale di ogni soldato» ha detto, lasciando intendere che è sugli uomini, sul loro addestramento ed equipaggiamento che il governo polacco investirà nei prossimi mesi il suo consistente budget militare (pari a oltre il 4% del Pil). Kosiniak-Kamysz ha aggiunto che le unità polacche dovrebbero essere pienamente operative per i loro compiti nella Forza di reazione rapida entro quest’anno, al più tardi entro il prossimo. La difesa dell’Ucraina resta il baluardo necessario per evitare uno sfondamento russo più a Ovest. I polacchi lo ribadiscono assieme ai baltici, sperando questa volta di essere ascoltati dai partner Ue. Per questo la settimana scorsa, insieme al suo collega danese Troels Lund Poulsen, Kosiniak-Kamysz ha firmato un memorandum sull’aumento degli aiuti militari a Kiev. La Danimarca sta fornendo 19 jet da combattimento F-16, «ma gli aiuti devono essere significativamente ampliati, è in gioco la nostra sicurezza» ha concluso il ministro di Varsavia. Anche negli Stati baltici si moltiplicano gli appelli a prepararsi a un attacco russo se l’Ucraina non dovesse vincere la guerra in corso. Ma sul piano strategico il riarmo dei singoli Paesi Nato non è una strada condivisa dagli analisti militari. Sul “Tagesspiegel” Gustav Gressel, esperto militare dell’European Council on Foreign Relations, mette in guardia da un effetto controproducente: «Le preoccupazioni dei nostri alleati sul fianco orientale della Nato per un attacco russo sono comprensibili – ha dichiarato al quotidiano berlinese – ma non è utile per la situazione generale se tutti si preparano a un’aggressione contro il proprio Paese, perché così si tengono per sé i propri equipaggiamenti militari e troppo poco arriva in Ucraina. Ma è proprio lì che è più urgente fermare la Russia». di Pierluigi Mennitti

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