Vietato attaccare briga e causare problemi
Le proteste dei cinesi nonostante i rischi di persecuzione.
| Esteri
Vietato attaccare briga e causare problemi
Le proteste dei cinesi nonostante i rischi di persecuzione.
| Esteri
Vietato attaccare briga e causare problemi
Le proteste dei cinesi nonostante i rischi di persecuzione.
| Esteri
| Esteri
Le proteste dei cinesi nonostante i rischi di persecuzione.
Dal 1997 «attaccare briga e causare problemi» (xúnxìn zīshì) è in Cina un reato. Si potrebbe aggiungere che è IL reato, sicché è facile immaginare come una definizione tanto lasca si presti a paravento perfetto per incarcerare chiunque si voglia. L’introduzione di una simile legge in Italia, se possiamo essere onesti al riguardo, equivarrebbe d’altronde a condannare alla galera metà popolazione per il primo capo d’accusa e l’altra metà per il secondo.
Se la vaghezza della definizione si accompagna a una certa mitezza della pena – massimo cinque anni – essa viene comminata e irrogata come un avvertimento ai presunti facinorosi, spesso colpevoli invece di non condividere la linea del Partito comunista o di lamentarsi con un tono non apprezzato dal politbüro del presidente Xi. Una dissuasione a passetti che può sempre accelerare verso una sparizione improvvisa nell’arcipelago dei Laogai, i campi di rieducazione e lavori forzati in teoria aboliti nel 2013 ma ancora ben vivi come dimostra lo Xinjiang.
Tutto questo è quindi quello che deve affrontare un cittadino cinese quando scende a protestare: un sistema giudiziario ideato per la repressione unito alla più alta densità mondiale di telecamere di sicurezza, capaci di identificare i manifestanti nonostante indossino maschere e occhiali. Dopo il popolo iraniano, anche quello cinese mette così in imbarazzo gli abitanti della Russia, capaci di «attaccare briga e causare problemi» non con i loro aguzzini ma soltanto con i loro vicini.
Di Camillo Bosco
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Le sfide del G7 a Capri
20 Aprile 2024
La de-escalation e l’enigma cinese. È questa la sintesi della tre giorni (che si è chiusa ieri) …
Processo a Trump, morto l’uomo che si è dato fuoco davanti al tribunale
20 Aprile 2024
È morto l’uomo che ieri si è dato fuoco davanti al tribunale di New York dove era in corso il pr…
Processo Trump, uomo si è dato fuoco fuori dal tribunale
19 Aprile 2024
Un uomo si è dato fuoco davanti al tribunale di Manhattan dove si sta svolgendo il processo a Tr…
Parigi, fermato l’uomo asserragliato nel consolato iraniano
19 Aprile 2024
Grande paura a Parigi: un uomo è entrato questa mattina all’interno del consolato iraniano e ha …