“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia
“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia. Un tentativo maldestro per pubblicizzare il Paese

“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia
“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia. Un tentativo maldestro per pubblicizzare il Paese
“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia
“Welcome to Afghanistan”: lo spot dei talebani che mette in scena il terrorismo come parodia. Un tentativo maldestro per pubblicizzare il Paese
In queste ore è diventato virale su X quello che sembrerebbe essere una sorta di messaggio promozionale. Il video, che appare come un tentativo maldestro di riscrivere la reputazione dell’Afghanistan agli occhi dei turisti occidentali, è stato postato da @afghanarabc e poi ripubblicato dai profili di acclarati talebani.
Tutto comincia con una classica scena da rapimento: cinque talebani armati svettano dietro a una fila di tre uomini incappucciati. Il talebano al centro con fare minaccioso saluta e proclama: “Abbiamo un messaggio per l’America”. Ma pochi istanti dopo, la situazione si ribalta in un set alla Sacha Baron Cohen. Il plot twist si manifesta non appena il presunto terrorista toglie il sacco nero dalla testa di uno degli ostaggi che divertito esclama: “Welcome to Afghanistan”. Parte una colonna sonora, seguita da una carrellata di sequenze surreali che mostrano un miscuglio di situazioni legate a momenti di relax come scampagnate, gite fuori porta, tuffi in acqua, pic-nic e cene fuori accompagnate da scene grottesche dove strumenti di morte diventano oggetti di svago e intrattenimento. Kalashnikov e carri armati fanno da sfondo a momenti goliardici che riducono l’uso della forza a folklore, in un contrasto che inquieta. Questi talebani, armati fino ai denti, appaiono divertiti mentre intrattengono i propri ospiti occidentali con questi particolari “souvenir”. Sembra a tutti gli effetti il teaser di una simulazione. A un certo punto si vede il “turista” stringere tra le mani un M4 di proprietà del governo USA. Appare divertito nel constatare che l’arma non abbia nemmeno la sicura inserita.
Quei fucili imbracciati però sono gli stessi che reprimono i diritti fondamentali di un intero popolo e in questo contesto assumono una connotazione che si trasforma in un pugno nello stomaco. Un’ambiguità ricercata, non c’è dubbio che l’intento degli autori sia stato quello di infiammare la polemica per rendere lo spot più virale possibile. Il risultato è una normalizzazione della violenza che punta i riflettori sulla mentalità tossica e coercitiva di un regime che da 4 anni tiene sotto scacco la libertà di milioni di cittadini incapaci di difendersi.
Il messaggio è chiaro: “Qui comandiamo noi e dopo essere riusciti a riconquistare la nostra terra, vi invitiamo a visitarla da ospiti”. L’autore dell’iniziativa, identificato dall’Independent, è Yosaf Aryubi; il titolare dell’agenzia turistica Raza Afghanistan con sede nel Paese. Ad ora non si sa se questo video sia stato promosso o meno dal regime talebano al potere dal 2021. Quello che è certo è che il numero di turisti è tendenzialmente in aumento. Contrariamente all’immagine stereotipata che ne dà l’Occidente, il regime sta cercando di promuovere l’Afghanistan come paese tranquillo e ospitale. Secondo i talebani sono circa 15 mila i turisti stranieri che dal 2022 hanno visitato l’Afghanistan. Il regime sta lavorando attivamente per promuovere il turismo afghano non solo attraverso il sito web e i social media, ma anche per mezzo di oltre 3 mila agenzie di viaggio straniere, blogger e YouTuber.
Di Angelo Annese
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