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Zaporizhzhia per la terza volta sull’orlo del baratro. Zelensky rilancia sul congelamento del conflitto

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Per la terza volta in un mese, la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è sull’orlo del blackout a causa dei bombardamenti russi. Zelensky: “Voglio lavorare direttamente con Trump”

Zaporizhzhia

Zaporizhzhia per la terza volta sull’orlo del baratro. Zelensky rilancia sul congelamento del conflitto

Per la terza volta in un mese, la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è sull’orlo del blackout a causa dei bombardamenti russi. Zelensky: “Voglio lavorare direttamente con Trump”

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Zaporizhzhia per la terza volta sull’orlo del baratro. Zelensky rilancia sul congelamento del conflitto

Per la terza volta in un mese, la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è sull’orlo del blackout a causa dei bombardamenti russi. Zelensky: “Voglio lavorare direttamente con Trump”

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Per la terza volta in un mese, la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è sull’orlo del blackout a causa dei bombardamenti russi. A denunciarlo è stato il ministero dell’Energia ucraino: “La centrale ha perso corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne che collegano l’impianto, temporaneamente occupato, con il sistema energetico unificato dell’Ucraina”, si legge in una nota del dicastero. A riferirlo è Rbc-Ucraina.

Nel frattempo, Zelensky rilancia sulla possibile fine del conflitto, proponendo che “la parte non occupata dell’Ucraina sia fin da subito sotto l’ombrello della Nato”, mentre per i terrori occupati dai russi ipotizza di poterli “riportare indietro in modo diplomatico”. Il presidente ucraino ha inoltre nominato il nuovo comandate delle truppe di terra, Mykhailo Drapatyi, che sostituisce di fatto Oleksandr Pavliuk, rimasto in carica per soli nove mesi. Infine, Zelensky ha rinnovato la sua volontà di dialogo con il neo eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: “Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo (permettere) a nessuno di distruggere la nostra comunicazione”, mentre la Russia continua a rafforzare il suo legame militare con la Corea del Nord, dopo gli allarmi lanciati dai Paesi occidentali e da Seul per la presenza di truppe nordcoreane in territorio russo.

Intanto, le autorità ucraina hanno annunciato che la Russia ha consegnato i corpi senza vita dei 502 soldati ucraini uccisi al fronte, senza precisare se si tratti di uno scambio. È il secondo rimpatrio di questo tipo avvenuto in questo mese: all’inizio di novembre, infatti, Kiev aveva recuperato i corpi di 563 soldati.

Di Claudia Burgio

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