Zelensky nel discorso di Natale: “Ognuno di noi si augura la morte di Putin, ma a Dio chiediamo solo pace”
È uno dei passaggi del messaggio che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto al Paese in occasione del Natale
Zelensky nel discorso di Natale: “Ognuno di noi si augura la morte di Putin, ma a Dio chiediamo solo pace”
È uno dei passaggi del messaggio che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto al Paese in occasione del Natale
Zelensky nel discorso di Natale: “Ognuno di noi si augura la morte di Putin, ma a Dio chiediamo solo pace”
È uno dei passaggi del messaggio che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto al Paese in occasione del Natale
“Celebriamo il Natale in tempi difficili. Purtroppo non siamo tutti a casa, e non tutti noi, purtroppo, hanno una casa. Ma nonostante i problemi che la Russia ha portato, non è in grado di occupare o bombardare la cosa più importante. Il nostro cuore ucraino. La nostra fede reciproca e la nostra unità”. È uno dei passaggi del messaggio che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto al Paese in occasione del Natale. “Oggi, gli ucraini festeggiano il Natale insieme nella stessa data, come una grande famiglia”, ha aggiunto.
Zelensky ha poi sottolineato che i sogni di tutti gli ucraini in questi giorni sono simili, riferendosi alla possibile sorte di Vladimir Putin, che non nomina. “Oggi abbiamo tutti un sogno. Che possa morire, ognuno potrebbe pensare tra sé e sé”, ha detto il presidente ucraino. “Ma quando ci rivolgiamo a Dio, naturalmente, chiediamo qualcosa di più grande. Chiediamo la pace per l’Ucraina. Lottiamo per essa. E preghiamo per essa. E la meritiamo”, ha aggiunto.
Ucraina-Russia, l’apertura di Zelensky sul Donbass: la proposta per la pace
L’Ucraina apre alla creazione di una zona smilitarizzata nel Donbass per porre fine alla guerra con la Russia. Nel nuovo piano di pace articolato in 20 punti, ed elaborato nei negoziati tra Kiev e Washington, per la prima volta l’Ucraina prende in considerazione la possibilità concreta di ritirare le proprie truppe dal Donetsk.
Al passo indietro ipotizzato dal presidente Volodymyr Zelensky, però, dovrebbe aggiungersi analoga retromarcia della Russia: nel Donbass verrebbe creata una zona demilitarizzata sotto supervisione internazionale, dopo il via libera della popolazione in un referendum. In particolare, nel Donetsk l’area potrebbe comprendere Kramatorsk e Sloviansk, città controllate da Kiev: cedere le ‘fortezze’ alla Russia significherebbe offrire a Vladimir Putin la base per nuovi attacchi.
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