app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Accertare e punire: imperativo morale

Orrore su orrore dalla città di Bucha nelle ultime quarantott’ore. L’unica cosa sensata da fare è quella di raccogliere prove e ricostruire quanto accaduto.
| ,

Accertare e punire: imperativo morale

Orrore su orrore dalla città di Bucha nelle ultime quarantott’ore. L’unica cosa sensata da fare è quella di raccogliere prove e ricostruire quanto accaduto.
| ,

Accertare e punire: imperativo morale

Orrore su orrore dalla città di Bucha nelle ultime quarantott’ore. L’unica cosa sensata da fare è quella di raccogliere prove e ricostruire quanto accaduto.
| ,
| ,
Orrore su orrore dalla città di Bucha nelle ultime quarantott’ore. L’unica cosa sensata da fare è quella di raccogliere prove e ricostruire quanto accaduto.
Sempre peggio. È come precipitare in un abisso, ogni giorno più giù nell’abiezione. Sappiamo di cosa sia capace l’uomo in guerra, ma razionalmente rifiutavamo di credere di poter tornare a vedere certe immagini in Europa. Le ultime quarantott’ore sono state devastanti, orrore su orrore dalla città di Bucha, nome che ci è diventato improvvisamente e terribilmente familiare. Mentre si resta senza parole, l’unica cosa sensata da fare per sentirsi ancora uomini è raccogliere prove. Saremo ripetitivi, ma oltre l’indignazione e la riprovazione l’unica cosa che conti è ricostruire quanto accaduto. Cercare evidenze e testimonianze, ordinare e circostanziare, con l’obiettivo di portare in tribunale i responsabili di quanto stiamo vedendo. Non per lavarsi la coscienza, ma proprio per l’esatto opposto: perché non possiamo fermarci alle reazioni verbali, all’orrore e allo schifo. Chi sono i responsabili, cosa è realmente accaduto: sapere e punire sono imperativi morali. La nostra è la generazione cresciuta con la consapevolezza dell’orrore di Srebrenica, ci eravamo detti che non avremmo mai consentito un’altra mattanza come quella della ex-Jugoslavia. A vedere le immagini delle città liberate dai russi, ci sembra di assistere al fallimento del genere umano. La responsabilità politica la conosciamo già e grava sulle spalle di chi questa guerra l’ha scatenata e oggi urla al complotto occidentale per quelle immagini rivoltanti, vive ossessionato e isolato dal mondo a Mosca e si chiama Vladimir Putin. Non basterà, perché dovremo ricostruire gli ordini e la catena di comando che ha portato a tutto questo. Con costernazione, non possiamo dirci sorpresi fino in fondo, intanto, perché da settimane gli inviati sul campo ci segnalavano come i civili fossero stati lucidamente trasformati in obiettivi, pur di stroncare la resistenza di un Paese che non molla. Non so quante volte lo abbiamo scritto su La Ragione. Qui perdevamo tempo con gli amici di Putin e le loro rivoltanti teorie, lì accadeva tutto questo, lo sentivamo ripetere ed eppure non bastava a finirla. Non basterà neppure ora, statene certi, perché all’idiozia non c’è limite.   di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La giungla della scuola e della società italiana

17 Novembre 2024
A Castellammare di Stabia, in Campania, un’insegnante di sostegno è stata malmenata da un gruppo…

L’ex fidanzato di Chiara Balistreri dalla latitanza: “Le ho dato solo due schiaffi, con un mio pugno sarebbe andata in coma”

16 Novembre 2024
Chiara Balistreri aveva postato un video sui social per mostrare il suo volto e per raccontare l…

“No Meloni Day atto II”, proteste in tutta Italia. Scontri a Torino: 15 poliziotti in ospedale

15 Novembre 2024
Migliaia di studenti universitari e liceali sono scesi in piazza in oltre 35 città italiane per …

Ragazza morta dopo un intervento al naso: lo studio risulta senza autorizzazione

15 Novembre 2024
“Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada non risulta autorizzato per attività p…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI