Dobbiamo poterci fidare delle forze dell’ordine. Per questo sono così sconcertanti le frasi emerse da quella chat dei Carabinieri nelle ore successive all’arresto dei due americani poi condannati in primo grado per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
«Squagliateli nell’acido, ammazzateli di botte, dovete fargli fare la fine di Cucchi» si legge nelle conversazioni depositate nel procedimento a carico di Fabio Manganaro, il militare dell’Arma a processo per aver bendato – come immortalato in una foto finita su tutti i giornali – uno dei due fermati.
Frasi non scritte da lui, ma frutto di uno scambio di opinioni in una conversazione fra militari. Viene da chiedersi come possano, quei Carabinieri, non aver pensato che quelle frasi potessero essere intercettate. Ma in ogni caso si tratta di parole ingiustificabili: chi indossa la divisa può far ricorso alla forza se ne sussiste la necessità, non certo per ragioni personali o ideologiche contro alcuno, a prescindere dai reati che vengono commessi.
di Annalisa Grandi
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Tag: giustizia
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