La vicenda di Giada, amante del marito di una sua cara amica, ci insegna che a volte sono le donne le peggiori nemiche delle altre donne.
Giada ha appena postato sui social le foto della sua partecipazione all’evento più importante dell’anno dedicato alle donne e al gender gap. Uno studiato e accorato messaggio dedicato alla solidarietà femminile accompagna le immagini che la ritraggono sorridente abbracciata ad altre donne che con lei condividono la battaglia. Proprio quella al suo fianco, da qualche anno diventata sua cara amica, ieri le raccontava le sue disavventure matrimoniali. La scoperta di un tradimento prolungato da parte del marito, la sofferenza di non sapere con chi, l’incertezza sul futuro della sua famiglia. Tutto questo sta mettendo a dura prova anche la sua vita professionale. Perdere serenità e lucidità la sta portando a fare errori sul lavoro. E questo sta pesando sulla sua carriera.
Giada la consola, la supporta, le fa coraggio. Mentre la abbraccia una vocina dentro di sé le chiede se si senta in pace con la propria coscienza. Ma la mette in fretta a tacere. Se il marito la tradisce proprio con lei non è certo colpa sua. È il marito che è un traditore! Se lei è così ingenua da non averlo capito per lungo tempo e ora non arriva a cogliere che ‘l’altra’ è proprio lei, la sua amica, non è certo colpa sua. Se ha accettato che l’altra donna si avvicinasse e le fosse amica (per finta, per gioco, per spregio) sono problemi suoi e della sua carriera. Beh, ma non crederà di certo alle cose che si dicono sul palco? Si sa che le donne non sanno fare squadra. Mors tua vita mea.
Olga, che conosce entrambe, osserva. Come sempre non giudica ma non può non farsi travolgere da amarezza e dispiacere e di getto, sempre sui social decide di condividere i suoi pensieri: «Da donna che crede nelle donne vivo sentimenti ambivalenti. Sono orgogliosa di vedere sempre più donne in posizioni di rilievo nel mondo del lavoro, ma mi rendo conto siano sempre troppo poche e la progressione mi sembra davvero troppo lenta. Ho immensa stima per le tante donne che dedicano tempo, energie, impegno a supportare le altre donne con progetti, manifestazioni, attività concrete.
Senza la loro determinazione, senza la loro forza nello sbattere contro muri o contro quel famoso soffitto di cristallo e comunque andare avanti, non avremmo fatto quei progressi fondamentali che ci aprono la strada verso un futuro più equo. Dall’altro lato ho conosciuto anche donne che non si fanno scrupoli a vestirsi di questi ideali, a proclamare l’importanza della solidarietà femminile, a posizionarsi come modelli su questi temi ed essere invece nel profondo e nella pratica molto distanti da tutto ciò che dicono. Donne che decidono deliberatamente di mentire, tradire, insinuare, ferire, tramare alle spalle. Con ipocrisia e quella dose di cattiveria che serve solo a spianare loro la strada.
Una minoranza, senza dubbio, ma purtroppo esiste anche questo». Ovviamente chi vorrà capire capirà, chi non vorrà farlo semplicemente e senza sensi di colpa passerà oltre.
Di Lady Jane
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