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Il furbo Elon e il sondaggio: giù la Musk

Dopo aver coinvolto gli utenti di Twitter in un sondaggio sull’eventuale vendita di parte delle sue quote in Tesla, Elon Musk è riuscito a far credere che il capitalismo sia trainato da “twittaroli”.
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Il furbo Elon e il sondaggio: giù la Musk

Dopo aver coinvolto gli utenti di Twitter in un sondaggio sull’eventuale vendita di parte delle sue quote in Tesla, Elon Musk è riuscito a far credere che il capitalismo sia trainato da “twittaroli”.
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Il furbo Elon e il sondaggio: giù la Musk

Dopo aver coinvolto gli utenti di Twitter in un sondaggio sull’eventuale vendita di parte delle sue quote in Tesla, Elon Musk è riuscito a far credere che il capitalismo sia trainato da “twittaroli”.
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Dopo aver coinvolto gli utenti di Twitter in un sondaggio sull’eventuale vendita di parte delle sue quote in Tesla, Elon Musk è riuscito a far credere che il capitalismo sia trainato da “twittaroli”.
Quel diavolaccio di Elon Musk adesso si è inventato anche il realizzo democratico, con tanto di voto online. Lo ha raggiunto, il realizzo, vendendo infatti 5 miliardi di dollari di azioni Tesla dopo aver lanciato un sondaggio su Twitter per chiedere agli utenti se dovesse cederle oppure no. Sin dai tempi del «Chi volete libero, Gesù o Barabba?», pronunciato da Ponzio Pilato e rivolto al popolo – che scelse Barabba, decisione discutibile – il sondaggio riscuote un certo successo tra gli umani. Ma Musk, con la sua trovata, un vero colpo di genio, è andato oltre. Sin dalla domanda posta ai twittaroli: «Il grosso delle mie plusvalenze – ha scritto – sono una forma di elusione fiscale. Quindi vi propongo: vendere il 10% delle mie azioni Tesla. Che ne pensate?». A questa domanda era allegato il sondaggio con la possibilità di una risposta binaria: sì o no. Risultato: quasi il 58% dei tre milioni e mezzo di voti espressi sul social network ha detto sì alla vendita. E così Elon Musk ha venduto creando per la prima volta, nella storia del capitalismo, l’illusione che a decidere una importante cessione siano stati i twittaroli con il loro voto, quasi un sogno americano aggiornato al tempo dei social. Il sogno di poter decidere assieme all’uomo più ricco del mondo. In un momento in cui gli Stati Uniti sembrano andare verso una forte tassazione dei guadagni non realizzati (le plusvalenze) nulla di più geniale che scommettere sul realizzo e con la benedizione del popolo. Chapeau Elon, e giù la… Musk.   Di Massimiliano Lenzi

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