Italialand
Un governo di ampio credito internazionale ha portato avanti con cura la politica del Green Pass. E i risultati positivi ci sono. Prossima tappa la spinta economica del Next Generation Eu.
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Un governo di ampio credito internazionale ha portato avanti con cura la politica del Green Pass. E i risultati positivi ci sono. Prossima tappa la spinta economica del Next Generation Eu.
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Un governo di ampio credito internazionale ha portato avanti con cura la politica del Green Pass. E i risultati positivi ci sono. Prossima tappa la spinta economica del Next Generation Eu.
Un governo di ampio credito internazionale ha portato avanti con cura la politica del Green Pass. E i risultati positivi ci sono. Prossima tappa la spinta economica del Next Generation Eu.
Gli ultimi dati disponibili sull’andamento della pandemia e sulla campagna vaccinale evidenziano un’importante opportunità per l’Italia. Ieri abbiamo scritto dell’analisi della fondazione Gimbe sull’incidenza dei vaccini. La sintesi estrema, dura eppure confortante, è che la quasi totalità dei ricoverati in gravi condizioni non è vaccinata. Ciò non deve indurre a una falsa sicurezza, piuttosto ad aumentare ogni sforzo possibile per convincere i ‘renitenti’.
Nelle stesse ore Luca Ricolfi ha illustrato quanto la campagna vaccinale italiana abbia raggiunto risultati di assoluta eccellenza a livello mondiale. Ricolfi ha evidenziato che la copertura, in questo momento, è superiore a quella raggiunta da Paesi considerati d’esempio in materia, come Israele. Le varianti, l’arrivo della stagione fredda e i rischi connessi alla ripresa delle attività lavorative e scolastiche inducono a evitare facili entusiasmi, ma è innegabile che l’Italia sia messa meglio di altri. Sintetizzando: abbiamo una percentuale di pienamente vaccinati del 67,5%, contro il 63% del ‘leggendario’ Israele e appena il 53% degli Usa (da qui, ma non solo, i complimenti dell’immunologo e consulente della Casa Bianca Anthony Fauci). Almeno una dose di vaccino è stata somministrata al 73,1% degli italiani. Oggi, dopo aver registrato il più alto numero di morti fra i Paesi avanzati insieme al Belgio, le vittime quotidiane sono molto inferiori a Paesi a noi comparabili. Fatto 100 il dato italiano, la Spagna è a 160, la Francia a 178, il Regno Unito a 220. Israele è schizzato a 412 e gli Usa a 589. Solo la Germania va meglio. Queste cifre sono determinate anche dalla composizione demografica dei rispettivi Paesi, con l’Italia che ha – purtroppo – pochi giovanissimi più difficilmente vaccinabili, non facendo figli.
Al netto di qualsiasi considerazione, però, spicca l’opportunità di studiare, lavorare, muoverci di più. Abbiamo scelto il Green Pass come soluzione, ponendoci anche in questo caso come esempio a livello mondiale. L’autorevolezza e il decisionismo del governo (e di Draghi) ne stanno garantendo l’efficacia, derubricando le polemiche a posizioni minoritarie e fisiologiche. Ora si tratta di sfruttare al massimo la finestra, lavorando a più non posso e sostenendo i confortanti segnali dei comparti produttivi. C’è l’urgenza di riavviare il lavoro autonomo, asfaltato dalle conseguenze della pandemia. Attività che per sua natura comporta maggiori spostamenti e contatti, da monitorare con la massima attenzione.
Per concludere, abbiamo un governo di rara autorevolezza, le opportunità appena esposte e la spinta economica del Next Generation Eu. E quando ci ricapita?
di Fulvio Giuliani
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