C’è l’indiscutibile fascino di una gara in notturna, su una pista leggendaria che tante soddisfazioni ha regalato in passato ai colori azzurri. E poi c’è lei, la “perla delle Dolomiti”, in una stagione di certo non semplice per il turismo di montagna. Madonna di Campiglio è pronta per l’appuntamento pre-natalizio con lo slalom sulla 3-Tre, che negli anni ha incoronato nomi del calibro di Gustav Thoeni e Alberto Tomba. Per gli appassionati un appuntamento imperdibile, per la cittadina un’occasione per riaccendere i riflettori su un comparto che più di altri ha accusato il peso delle restrizioni dovute alla pandemia.
Lo scorso anno, inutile negarlo, è stato terribile per gli albergatori, i maestri e i gestori di impianti. La stagione 2021 è iniziata con ben altri auspici ma oggi si avverte il peso dell’aumento dei contagi e delle restrizioni imposte all’estero che inevitabilmente incidono sull’afflusso di turisti. Numeri alla mano, le previsioni sono di un calo delle presenze vicino al 30% rispetto al periodo pre Covid. Meglio del 2020, naturalmente, anche perché dodici mesi fa erano anche gli italiani a non potersi spostare e ora invece siamo tornati a viaggiare e prenotare vacanze.
Nella due giorni de “La Ragione” a Madonna di Campiglio abbiamo constatato di persona come chi gestisce gli impianti abbia fatto la sua parte: controllo del Green Pass alla base delle funivie per salire in quota, mascherine richieste sulle cabinovie e sugli impianti al chiuso. Insomma, la macchina organizzativa c’è e chi temeva il caos non aveva fatto i conti con l’efficienza che rende questa una delle mete più gettonate dagli amanti dello sci. Riaperte anche, seppur parzialmente, le spa degli hotel. Anche lì si accede col certificato verde, ma poter di nuovo usufruire di questi servizi sa tanto di ritorno alla normalità, quella che tanto ci è mancata nei mesi passati.
E poi, lo sappiamo perché l’abbiamo visto con gli Europei di calcio: niente come le grandi manifestazioni sportive riesce a restituire un senso di fiducia che è fondamentale perché commercianti, albergatori e tutta la ‘macchina’ del turismo possano vedere la luce in fondo al tunnel di un anno e mezzo che ha messo in ginocchio troppe attività.
Senza dimenticare comunque l’aspetto più prettamente agonistico: un anno fa l’azzurro Alex Vinatzer era arrivato terzo, sperare che quest’anno la 3-Tre ci regali qualche altra soddisfazione è più che lecito. Ma anche quando i riflettori della Coppa del Mondo si sposteranno altrove, restano i chilometri di piste larghe e assolate che sono un divertimento assoluto sia per i più esperti che per i principianti. E la buona cucina, naturalmente, con una cultura dell’accoglienza che fa la differenza. Insomma, mai come adesso ci sono tantissime buone ragioni per venire a Madonna di Campiglio e tornare a vivere le nostre montagne. Le più belle del mondo.
di Annalisa Grandi
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