Lesia Solovchuck fino a un mese fa era una stimata giornalista di Kyev. Un marito, un figlio neolaureato, una vita come tante. Poi la guerra ha spazzato via tutto. Ora è fuggita a Leopoli, ospite da amici. Ma gli attacchi dell’esercito russo sono arrivati anche lì. “Che ne sarà della mia vita?” Ci dice tra le lacrime. Eppure nelle sue parole cogliamo ancora tanta speranza.