Oggi di righe ne bastano veramente poche, anche perché a vincere è lo scoramento più totale. Come reagire, del resto, a uno spettacolo che riesce a peggiorare ogni giorno?!
Lo avevamo scritto ieri, tanto era facile: non servivano un’esperienza specifica o “notizie dall’interno“ per sapere che la presidente del Senato Casellati sarebbe andata a sbattere nella quinta votazione. Un tentativo sconclusionato, figlio di due errate percezioni della realtà. Perché l’epic fail della Casellati è il frutto tanto dell’incapacità strategica di Matteo Salvini – ormai conclamata – quanto della pervicacia e insistenza di lei stessa, slegate da qualsiasi senso della misura.
Anche i muri di Palazzo Madama sanno quanti abbiano “relativamente“ apprezzato la conduzione del Senato da parte della Casellati. Pensare che il premio per il suo lavoro potesse essere il Quirinale, è roba da indagare a fondo. Anche Silvio Berlusconi l’aveva avvertita a muso duro, ma niente.
Questi, però, sono problemi suoi. Tutto il resto, sono problemi nostri. Acido lascito di giornate dominate dall’incompetenza e dal dilettantismo.
di Fulvio Giuliani
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