app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Occasione sindacale

Dopo una settimana di blocchi nei porti di Genova e Trieste, per le proteste no Green Pass, la ripresa delle regolari operazioni nei due porti segna un punto di grande rilievo sindacale.
| ,

Occasione sindacale

Dopo una settimana di blocchi nei porti di Genova e Trieste, per le proteste no Green Pass, la ripresa delle regolari operazioni nei due porti segna un punto di grande rilievo sindacale.
| ,

Occasione sindacale

Dopo una settimana di blocchi nei porti di Genova e Trieste, per le proteste no Green Pass, la ripresa delle regolari operazioni nei due porti segna un punto di grande rilievo sindacale.
| ,
| ,
Dopo una settimana di blocchi nei porti di Genova e Trieste, per le proteste no Green Pass, la ripresa delle regolari operazioni nei due porti segna un punto di grande rilievo sindacale.
La sgangherata protesta no pass, in particolar modo nei porti di Genova e Trieste, potrebbe diventare una clamorosa occasione per il sindacato di riacquistare una parte importante del proprio ruolo. Per sindacato intendiamo la “triplice” dei tempi d’oro: Cgil Cisl e Uil, costretti ad anni di lotta di retroguardia per il tumultuoso mutare del mercato del lavoro e l’arroccarsi su posizioni via via sempre più fuori dal tempo. La perentoria richiesta di permettere, senza ulteriori indugi, la ripresa delle regolari operazioni nei due porti – dopo una settimana di blocco insensato e mascherato da lotta contro il green pass – segna un punto di grande rilievo sindacale. Importante è individuare la svolta potenziale del duro appello di ieri: la presa d’atto che le rivendicazioni fini a se stesse portano solo a un progressivo scollamento dalla realtà. Ciò che negli anni ha determinato una perdita di peso impressionante da parte del sindacato. Certo, ci auguriamo che questa presa di posizione non sia solo determinata dalla volontà di riaffermare il proprio ruolo di rappresentanza e stop. Sarebbe una clamorosa occasione persa. Viceversa, dovesse indicare la consapevolezza di dover rappresentare le istanze del lavoro sbarcando finalmente nel XXI secolo, dovremmo tutti ringraziare sentitamente il “capopopolo“ di Trieste e le sue farneticazioni. Perché il Paese ha bisogno del contributo delle parti sociali, nessuna esclusa, in questa fase complicatissima di evoluzione del lavoro. di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

“I no speak english”: l’inglese di Raffaele Fitto (e non solo…)

17 Novembre 2024
Dal celebre “shock because…” di Matteo Renzi fino all’inglese “sfoderato” da Raffaele Fitto al…

Elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, si vota fino alle ore 15:00 di lunedì

17 Novembre 2024
IN AGGIORNAMENTO – Le sezioni sono 4.529 per l’Emilia Romagna (330 Comuni) e 1.000 per l’Umbria …

Mattarella: “Ho promulgato leggi che non condividevo, che ritenevo sbagliate e inopportune” – IL VIDEO

16 Novembre 2024
Mattarella ha sottolineato come, nel corso dei suoi quasi 10 anni da Presidente della Repubblica…

La legge sulla maternità surrogata “reato universale” in Gazzetta Ufficiale lunedì

16 Novembre 2024
Il disegno di legge per rendere la maternità surrogata “reato universale” sarà in Gazzetta Uffic…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI