Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Regno Unito ed Europa all’unisono

Nonostante la Gran Bretagna sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri per contenere la voglia di potenza di Putin. Boris Johnson ha infatti annunciato due prese di posizione per punire Mosca.
| ,

Regno Unito ed Europa all’unisono

Nonostante la Gran Bretagna sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri per contenere la voglia di potenza di Putin. Boris Johnson ha infatti annunciato due prese di posizione per punire Mosca.
| ,

Regno Unito ed Europa all’unisono

Nonostante la Gran Bretagna sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri per contenere la voglia di potenza di Putin. Boris Johnson ha infatti annunciato due prese di posizione per punire Mosca.
| ,
| ,
Nonostante la Gran Bretagna sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri per contenere la voglia di potenza di Putin. Boris Johnson ha infatti annunciato due prese di posizione per punire Mosca.
Banche, gas e pallone. La triplice intesa anti-russa su finanza, energia e sport è realtà. La Gran Bretagna di Boris Johnson, nonostante sia fuori dall’Unione europea, si muove in sintonia con i suoi Stati membri sulle misure per contenere la voglia di potenza di Putin. E la sintonia non è soltanto di pensiero ma negli atti. Johnson ha annunciato due prese di posizione forti per punire Mosca. La prima riguarda le sanzioni adottate contro 5 banche russe, per congelare tutti gli asset britannici di alcuni noti oligarchi considerati vicini al presidente Putin, in risposta alle sue azioni in Ucraina.Si tratta – ha fatto sapere il premier inglese – «di una prima tranche di sanzioni economiche cui ne seguiranno altre se la situazione non cambierà». La seconda riguarda il pallone. Johnson ha infatti sottolineato che se l’atteggiamento di Putin resterà immutato la finale di Champions League non si potrà tenere, come programmato, a San Pietroburgo ma dovrà essere spostata fuori dalla Russia. Sul versante europeo la novità – non di poco conto – arriva dalla Germania guidata dal socialdemocratico Scholz. Tutti si son chiesti in queste settimane se Berlino avesse il coraggio, in caso di violazione della sovranità dell’Ucraina, di bloccare il gasdotto Nord Stream 2. Ebbene Scholz ha avuto questo coraggio. La morale politica è tratta: nonostante la Gran Bretagna non sia più nell’Unione europea, Londra e l’Europa si stanno muovendo assieme. E persino con un certo agonismo di fondo su chi sarà il più severo verso la Russia.   di Jean Valjean

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Autovelox, irregolarità da sanare non ignorare

09 Maggio 2024
L’annosa questione degli autovelox in Italia: nessuno è omologato, con la normativa piena di buc…

Schlein, Jobs Act e il Pd radicalizzato

09 Maggio 2024
L’arresto di Giovanni Toti ha messo in sordina la polemica sulla decisione della leader del Pd E…

L’immunità immaginaria di Fassino

08 Maggio 2024
Nell’illustrare (si fa per dire) il caso incorso al deputato diessino Piero Fassino, c’è chi ha …

Terremoto, sconcerto, indignazione e poi…

08 Maggio 2024
Quando sapremo qualcosa di definitivo? Quando potrà essere messo un punto sulla realtà di ogni s…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version