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Sferragliare sui binari di un viaggio nel tempo

Viaggiare in treno può essere tanto comodo quanto affascinante, soprattutto percorrendo una delle tratte ferroviarie tra quelle più storiche al mondo.
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Sferragliare sui binari di un viaggio nel tempo

Viaggiare in treno può essere tanto comodo quanto affascinante, soprattutto percorrendo una delle tratte ferroviarie tra quelle più storiche al mondo.
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Sferragliare sui binari di un viaggio nel tempo

Viaggiare in treno può essere tanto comodo quanto affascinante, soprattutto percorrendo una delle tratte ferroviarie tra quelle più storiche al mondo.
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Viaggiare in treno può essere tanto comodo quanto affascinante, soprattutto percorrendo una delle tratte ferroviarie tra quelle più storiche al mondo.
La prima ferrovia italiana fu inaugurata a Portici da Ferdinando II di Borbone Il fascino dei paesaggi, il rumore cadenzato delle ruote sulle rotaie, la sensazione di ovattato benessere: in una società dai ritmi sempre più frenetici e forzati, il viaggio in treno rappresenta ancora una soave divagazione senza tempo. Per dirla con Terzani, «il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, rimette addosso la disusata curiosità per i particolari, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori del finestrino. Sugli aerei presto s’impara a non guardare, a non ascoltare». Dalla visionaria intuizione del belga George Nagelmackers nacque una delle tratte più affascinanti del mondo: l’Orient Express. Il sogno di unire due mondi lontanissimi per storia e cultura si concretizzò il 4 ottobre 1883 con il primo viaggio tra Parigi e Costantinopoli (l’attuale Istanbul). Settanta ore di viaggio per soli quaranta passeggeri in quello che era considerato un albergo a cinque stelle su rotaia. Raggiunse l’apice della notorietà negli anni Trenta quando anche la letteratura cedette al fascino delle sue carrozze. Hemingway ne parla nel racconto “Omaggio alla Svizzera”, mentre Agatha Christie ambienta proprio in questi vagoni lussuosi il celeberrimo giallo “Assassinio sull’Orient Express”, poi trasposto cinematograficamente nel 1974 e nel 2017. Il mito di questo treno è morto e risorto più volte, ha cambiato tragitti e gestori sino al 1977 quando, sopraffatto dalla concorrenza dell’aeroplano, ha spento definitivamente le caldaie. Oggi il suo nome viene usato per tratte alternative di lusso. Una linea che non tramonta mai è invece la Transiberiana. Inaugurata durante l’Esposizione universale di Parigi del 1900, con i suoi 9.288 km è ancora oggi la tratta ferroviaria più lunga al mondo. La sua realizzazione consentì di percorrere la distanza tra Mosca e Vladivostok in un tempo tra gli otto e i dodici giorni quando, con le carrozze a cavallo, occorrevano invece non meno di quattro mesi. Servono invece almeno dodici ore per coprire il tragitto tra Belgrado e Bar in quella che nell’epoca jugoslava era conosciuta come la “Ferrovia del mare”. È grazie ad essa che i funzionari titini potevano spostarsi dalla capitale serba per concedersi qualche momento di riposo sulle spiagge ora a sovranità montenegrina. Per ultimare il tragitto che serpeggia tra le cime e i canyon delle Alpi Dinariche è stato necessario costruire circa 250 tunnel e oltre 400 ponti, tra cui il viadotto del Mala Rijeka che con i suoi 198 metri è il più alto del mondo. Una planimetria diametralmente opposta caratterizza invece il tracciato della “Indian Pacific Railway“ che collega Sydney a Perth passando per Adelaide, cioè dal Pacifico all’Oceano Indiano. Impiega tre notti per coprire i suoi 4.352 km e quando attraversa il deserto di Nullarbor diventa il tratto ferroviario rettilineo più lungo al mondo: 478 km (la stessa distanza che separa Zurigo e Salisburgo) senza fare neppure una curva, sempre e solo in linea retta. Record mondiale. Anche l’Italia riserva qualche sorpresa, sia pure più modesta, in materia di linee ferroviarie. Sulla tratta del passo del Bernina che collega Tirano (Sondrio) con Saint Moritz (Svizzera) corre il celebre Trenino Rosso. Il suo tracciato ferroviario è stato costruito all’inizio del Novecento a scopo turistico: raggiunge un’altitudine massima di 2.253 metri e affronta pendenze tra le più ripide al mondo che arrivano anche al 7%. Nel 2008 è stato inserito nell’elenco dei patrimoni dell’Umanità dichiarati dall’Unesco. Fu invece Ferdinando II di Borbone, re delle due Sicilie, a inaugurare il 3 ottobre 1839 la prima linea ferroviaria italiana a doppio binario, lunga complessivamente 7,2 km. Il convoglio trainato dalla locomotiva “Vesuvio” era composto da otto vagoni e impiegò circa un quarto d’ora per trasportare i 258 passeggeri da Portici a Napoli. Attualmente di Stefano Caliciuri

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