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Ai Campi Flegrei si trattiene il respiro, parla il sindaco di Bacoli

Da settimane ai Campi Flegrei si trattiene il respiro. Ce ne parla il sindaco di Bacoli, tra i comuni più interessati, Josi Della Ragione
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Allerta arancione, anzi no. Da settimane ai Campi Flegrei si trattiene il respiro per l’escalation del fenomeno bradisismico e ancor più per il recente annuncio del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, sulla potenziale allerta arancione qualora le scosse dovessero crescere d’intensità: in tal caso nessuno potrebbe accedere all’area flegrea, con conseguenze drammatiche su una zona che vive di turismo.
Per martedì prossimo sono stati convocati al Ministero i sindaci dei Campi Flegrei. La tensione è alta sebbene la Commissione Grandi rischi abbia ribadito la linea gialla, allentando così la minaccia dell’accelerazione delle scosse bradisismiche paventata dal ministro Musumeci. «Avevamo già chiesto al Ministero un incontro per la definizione della nuova zonizzazione sismica dell’area e per definire al meglio gli aspetti della conversione in legge del decreto Campi Flegrei (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 ottobre, ndr.)» ci racconta Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli (uno dei Comuni più interessati dal bradisismo). «Sarà l’occasione di confrontarci, perché certe dichiarazioni vanno concordate. Deve esserci una linea comune, soprattutto se l’Osservatorio Vesuviano indica che non c’è al momento il pericolo arancione. Siamo i sindaci, non possiamo essere informati soltanto a cose fatte. Ricordiamo a Musumeci che entro la fine di novembre abbiamo bisogno di vigili del fuoco e di personale tecnico-amministrativo. Diamo atto al governo dell’impegno sui Campi Flegrei, ora però si passi concretamente ai fatti». Il sindaco di Bacoli invita il governo a «riflettere sul supporto economico di un’area a vocazione turistica e con i visitatori suggestionati dai pericoli di un territorio insicuro. Da mesi ripeto che, se non si affronta il tema dell’economia territoriale, si scapperà dai Campi Flegrei non per il bradisismo ma per la crisi economico-sociale di una zona vocata alla valorizzazione del tessuto archeologico».
In occasione di una recente visita del ministro Musumeci e del suo collega alla Cultura Gennaro Sangiuliano all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, si è parlato dell’utilizzo di un sisma-bonus per i lavori sulle strutture ritenute a rischio dalla Commissione Grandi rischi: «Si deve procedere soprattutto allo studio sulla vulnerabilità degli edifici, adottando uno strumento normativo che permetta ai privati di poter intervenire senza doversi indebitare. Lo chiamino pure “sisma-bonus” o in altro modo, al malato che ha una patologia si deve indicare anche la medicina da assumere» osserva Della Ragione. «La definizione delle vie di fuga, non presenti nel decreto legge sui Campi Flegrei, risale alla normativa del 1984. Vanno assolutamente realizzate quelle a Torregaveta e a Cuma, è un vulnus da colmare. Da allora sono passati quasi 40 anni, gli enti realizzino finalmente queste due opere». di Nicola Sellitti 

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