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Emanuele Di Porto, l’ultimo sopravvissuto del ghetto di Roma

In occasione del Giorno della Memoria l’intervista a Emanuele Di Porto: “Mia madre mi ha messo al mondo due volte”
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“Nicht ist Jude” (non è ebreo) è così che Emanuele Di Porto è stato salvato da sua madre quando i nazisti arrivarono e presero la donna. Lui è l’ultimo sopravvissuto al rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943 quando vennero presi 1.259 ebrei romani. “Mia madre mi ha messo al mondo due volte – racconta – quando mi ha fatto nascere e quando mi fece scendere da quel camion”, risparmiandolo così da un campo di concentramento. Emanuele Di Porto ora ha quasi 92 anni e ci ha raccontato la sua storia, narrata anche grazie al libro “Il bambino del tram” di Isabella Labate, edito da Orecchio Acerbo. PER NON DIMENTICARE.

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