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Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI: “Le imprese bancarie hanno attivato diverse iniziative per contrastare la violenza economica”

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C’è una particolare forma – estremamente subdola – che riguarda il tema della violenza di genere: la violenza economica. Nell’articolo, le parole che ci ha scritto Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI (Associazione bancaria italiana)

Chiara Mancini

Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI: “Le imprese bancarie hanno attivato diverse iniziative per contrastare la violenza economica”

C’è una particolare forma – estremamente subdola – che riguarda il tema della violenza di genere: la violenza economica. Nell’articolo, le parole che ci ha scritto Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI (Associazione bancaria italiana)

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Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI: “Le imprese bancarie hanno attivato diverse iniziative per contrastare la violenza economica”

C’è una particolare forma – estremamente subdola – che riguarda il tema della violenza di genere: la violenza economica. Nell’articolo, le parole che ci ha scritto Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI (Associazione bancaria italiana)

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C’è una particolare forma – estremamente subdola – che riguarda il tema della violenza di genere: la violenza economica. Da tempo noi de “La Ragione” ci occupiamo di questo tanto delicato quanto importante argomento.

Per cercare di contrastare tale fenomeno, le imprese bancarie hanno attivato diverse utili iniziative. Di queste ci parla Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI (Associazione bancaria italiana).

Di seguito, le parole che ci ha scritto Mancini:

“Abbiamo molto apprezzato l’attenzione che ‘La Ragione’ sta dedicando al tema della violenza di genere ed in particolare a quella forma, subdola e spesso di difficile identificazione, che è la violenza economica.

Sappiamo bene che per affrontare questo fenomeno, drammaticamente attuale in tutte le sue forme, è necessario un impegno comune, corale, capace di andare all’origine delle cause, spesso culturali (o sub-culturali), che lo alimentano.

E sappiamo bene, quindi, che l’impegno informativo, divulgativo, di prevenzione, di supporto, può e deve trovare impulso in molti settori della collettività tra cui senz’altro la famiglia, il mondo dell’informazione, dell’istruzione e del lavoro.

In questo ambito si inserisce l’azione del settore bancario, nel quadro delle strategie che mirano a superare le diseguaglianze e tutte le forme di violenza, a promuovere e rafforzare la parità di genere. Le iniziative attivate dalle imprese bancarie su questi temi sono moltissime attraverso collaborazioni con enti e associazioni specializzati e anche attraverso numerosi programmi di formazione interna, rivolta al proprio personale, ed esterna, verso clientela, terzo settore, scuole.

Tra questi, assumono un ruolo centrale i programmi di educazione finanziaria promossi da ABI e dalle banche, anche tramite la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio (FEduF) costituita da ABI, con l’obiettivo di favorire competenze finanziarie e allo stesso tempo rafforzare la propria capacità di autodeterminazione.

Per favorire consapevolezza, conoscere i propri diritti e comprendere l’importanza di una gestione autonoma delle proprie finanze ABI ha recentemente attivato l’iniziativa di sensibilizzazione e comunicazione “Banche per l’inclusione – contro la violenza economica”, a supporto dell’Alleanza 1donna1lavoro1conto che vede agire insieme mondo dell’informazione, banche, imprese, sindacati.

Un ulteriore, pragmatico ed importante tassello di questo impegno – che crediamo utile condividere con i lettori – è il Protocollo d’intesa firmato poche settimane fa per il contrasto alla violenza sulle donne sottoscritto da ABI con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il protocollo prevede misure molto concrete che mirano, tra le altre, a supportare le donne vittime di violenza con la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui ipotecari o dei crediti al consumo e il supporto alle donne sul lavoro, nel presupposto che il lavoro è dignità e tassello fondamentale per poter ripartire.

Sono passi che da soli non risolvono il problema, ma rappresentano azioni concrete di responsabilità sociale e soprattutto tratteggiano una rotta: dare forza ad un cambiamento culturale che ci vede tutti coinvolti e che non dobbiamo stancarci di alimentare con tenacia e buona volontà.

Rafforzare e incoraggiare questi percorsi, dare voce alle iniziative, è dare ossigeno alla speranza”.

Chiara Mancini, Vice Direttore Generale ABI

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