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Chiello racconta “Scarabocchi”: “Voglio vivere la vita fino in fondo”

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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Chiello in occasione dell’uscita del suo nuovo album “Scarabocchi”

Chiello

Chiello racconta “Scarabocchi”: “Voglio vivere la vita fino in fondo”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Chiello in occasione dell’uscita del suo nuovo album “Scarabocchi”

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Chiello racconta “Scarabocchi”: “Voglio vivere la vita fino in fondo”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Chiello in occasione dell’uscita del suo nuovo album “Scarabocchi”

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Tra i giovani più interessanti del panorama musicale italiano è impossibile non annoverare Chiello, all’anagrafe Rocco Modello, cantautore e rapper classe 1999 nato nel cuore della Basilicata, che sta sempre di più distinguendosi, sempre più emergendo. Chiello ha pubblicato ieri il suo nuovo disco “Scarabocchi” (disponibile dal 2 maggio anche in cd e vinile) ed è stata l’occasione giusta per scambiare quattro chiacchiere con lui per conoscere meglio questo progetto. “Il bello degli scarabocchi è che li fai quando non stai pensando davvero a disegnare, quando la tua attenzione è rivolta ad altro. Un po’ come quando nascono le mie canzoni” ci ha raccontato.

Le sue canzoni infatti prendono forma quando vogliono loro, senza una costruzione a tavolino: “C’è un momento in cui succede qualcosa e sento il bisogno di “sputare fuori” tutto quello che ho dentro. Però, in generale, lo faccio sempre. È come una parte di me, qualcosa che non posso evitare di fare. A volte può succedere che per mesi non scrivo, non compongo canzoni. È capitato che siano passati tanti mesi senza che facessi nulla. Ma poi, arriva sempre il momento in cui sento il bisogno di farlo. C’è sempre qualcosa che fa scattare questo meccanismo dentro di me, meccanismo che è sempre stato lì. Quando scrivo lo faccio in modo molto spontaneo, non mi prefisso dei punti da raggiungere o comunque dei sound da ottenere, ma cerco di dare libero sfogo a quello che ho dentro”.

“Scarabocchi” è un disco che sorprende per la cura che porta nel suono e nella ricerca: nel suo suono ci sono l’Italia degli anni ’60, le grandi ballad del nostro cantautorato, una forte e innegabile cifra malinconica ma anche il giusto pizzico di energia e brio, il tutto filtrato dall’attitudine e dal sound della musica di oggi. Ma soprattutto, tante chitarre, tanto acustico, ennesima prova di come nella musica di Chiello tutto confluisca in un unico fiume in cui poco importano i generi e le categorie. Impossibile non chiedergli quali siano i suoi punti di riferimento in musica: “Sono molto appassionato della scuola genovese, da Gino Paoli a Tenco. E includerei anche Piero Ciampi in questa scuola, nonostante lui non fosse di Genova ma di Livorno. Ma in realtà attingo molto anche dalla musica internazionale. Mi piace un po’ tutta la musica, dalla classica alla bossa nova. Se devo citare qualche artista estero, in questo periodo mi piacciono molto Jeff Buckley ed Elliott Smith”.

Ad accompagnare ogni brano c’è un vero e proprio quadro, in una continua contaminazione tra musica e arte visiva: “Questi quadri sono di Agata Ferrari, una pittrice italiana davvero straordinaria. Rappresentano perfettamente le canzoni e, in qualche modo, il mio immaginario” ci ha raccontato Chiello. Tra i brani più belli spicca l’ultima traccia, “Nessuno ti crede”, in cui Chiello canta “Penso spesso alla fine dei miei giorni, non per questo condanno la vita”: “Sono affascinato dalla morte. Mi incuriosisce, mi attrae. Non so se è pura curiosità di scoprire cosa c’è dopo o qualcosa di più profondo. Ma questo non significa che condanni la vita, anzi. Sono affascinato anche dalla vita, e voglio viverla fino in fondo, cogliere ogni istante, ogni sfumatura. Col tempo ho capito che l’unica cosa davvero certa nella vita è la morte. E quando arriverà, scopriremo cosa c’è oltre”.

Chiello sarà impegnato in un tour di diverse date in partenza il 4 maggio dal Mamamia di Senigallia, in cui si esibirà su palchi più grandi, in atmosfere diverse da quelle a cui finora era stato abituato. Ma la carica è tanta: “Sarà una bomba, senza dubbio! I locali saranno più grandi rispetto a quelli dove ho suonato, non sono abituato a suonare in spazi così ampi, ma non vedo l’ora di salire sul palco, soprattutto per suonare di fronte al mio pubblico, che è sempre una parte fondamentale di tutto questo”. 

Di seguito il calendario del tour:
4 MAGGIO – MAMAMIA – SENIGALLIA (NUOVA DATA) – DATA ZERO
6 MAGGIO – CASA DELLA MUSICA – NAPOLI
7 MAGGIO – ATLANTICO – ROMA 
11 MAGGIO – ALCATRAZ – MILANO 
14 MAGGIO – TEATRO CARTIERE CARRARA – FIRENZE 
16 MAGGIO – VOX CLUB – NONANTOLA (MODENA) 
18 MAGGIO – GRAN TEATRO GEOX – PADOVA 
19 MAGGIO – TEATRO CONCORDIA – VENARIA REALE (TORINO)

di Federico Arduini

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