Effetto domino: la guerra in Ucraina può innescare una nuova Primavera Araba
Marco Di Liddo, analista del CeSI, al desk di Russia e Africa, spiega l’effetto di domino della guerra nel continente più povero del mondo. Il piano europeo per la creazione di corridoi tesi a sbloccare le tonnellate di grano ferme nel porto di Odessa deve rappresentare una delle priorità del momento. I rincari non si sono fatti attendere in Occidente come in Africa, dove potrebbero scoppiare carestie e disordini che, a loro volta, farebbero aumentare il flusso migratorio verso le nostre coste.
di Ilaria Cuzzolin

Effetto domino: la guerra in Ucraina può innescare una nuova Primavera Araba
Marco Di Liddo, analista del CeSI, al desk di Russia e Africa, spiega l’effetto di domino della guerra nel continente più povero del mondo. Il piano europeo per la creazione di corridoi tesi a sbloccare le tonnellate di grano ferme nel porto di Odessa deve rappresentare una delle priorità del momento. I rincari non si sono fatti attendere in Occidente come in Africa, dove potrebbero scoppiare carestie e disordini che, a loro volta, farebbero aumentare il flusso migratorio verso le nostre coste.
di Ilaria Cuzzolin
Effetto domino: la guerra in Ucraina può innescare una nuova Primavera Araba
Marco Di Liddo, analista del CeSI, al desk di Russia e Africa, spiega l’effetto di domino della guerra nel continente più povero del mondo. Il piano europeo per la creazione di corridoi tesi a sbloccare le tonnellate di grano ferme nel porto di Odessa deve rappresentare una delle priorità del momento. I rincari non si sono fatti attendere in Occidente come in Africa, dove potrebbero scoppiare carestie e disordini che, a loro volta, farebbero aumentare il flusso migratorio verso le nostre coste.
di Ilaria Cuzzolin
AUTORE: Ilaria Cuzzolin
Marco Di Liddo, analista del CeSI, al desk di Russia e Africa, spiega l’effetto di domino della guerra nel continente più povero del mondo. Il piano europeo per la creazione di corridoi tesi a sbloccare le tonnellate di grano ferme nel porto di Odessa deve rappresentare una delle priorità del momento. I rincari non si sono fatti attendere in Occidente come in Africa, dove potrebbero scoppiare carestie e disordini che, a loro volta, farebbero aumentare il flusso migratorio verso le nostre coste.
di Ilaria Cuzzolin
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

18 voci per una sola visione, parla il producer Sick Luke
06 Settembre 2025
Intervista a Sick Luke, uno dei primi producer ad entrare in contatto diretto con il pubblico

Dalla Brianza ai colossi del rock con le Fancards
29 Agosto 2025
Con il brand verticale “Fancards”, Lab-go è infatti al terzo anno di collaborazione ufficiale con…

Óscar Murillo: “In Venezuela oltre 2.600 arresti politici dopo il voto”
05 Agosto 2025
Óscar Murillo, che dal 2023 è direttore di Provea: una Ong per la difesa dei diritti umani fondata…

Karma: «Il pubblico ci ha tenuti vivi per 27 anni». E rinasce il primo disco
01 Agosto 2025
Oggi, a oltre trent’anni dalla sua uscita, Sony Music Italy ha finalmente riportato alla luce “Kar…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.