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Paolo Conticini: “Lavorano sempre gli stessi. La mia prima volta? Velocissima”

L’attore e conduttore festeggia i 30 anni di carriera togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. E ai giovani aspiranti artisti dice: “Serve concretezza e un piano B. Io ero destinato a fare il pompiere”
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Paolo Conticini è un volto amatissimo dal pubblico: attore, e presenza fissa della TV, oltre che conduttore.  Dal 2021 con garbo e un modo di fare di altri tempi, Conticini ha saputo ritagliarsi il suo spazio e portare al successo “Cash or Trash – chi offre di più ?” trasmissione in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30 sul NOVE- entrando nelle case degli italiani in una fascia oraria non senza concorrenza. “Essere apprezzato per il mio approccio pacato mi fa particolarmente piacere, è una forma di educazione che devo a mio padre e mio nonno, generazioni per il quale portare rispetto era una condizione necessaria – dichiara sorridendo “pensare che da giovane ero un ragazzo un pò scapestrato; avevo voglia di rendermi indipendente, quindi mi davo da fare. Lavoravo nei locali, nelle palestre e a volte in modalità goliardica, per arrotondare degli extra, facevo qualche spogliarello” – continua Conticini – “non avevo voglia di studiare e dato che frequentavo la scuola d’arte ho iniziato a lavorare anche in uno studio di progettazione di arredamenti per negozi, a tutto pensavo tranne che a fare l’attore. Da piccolo quando mi dicevano che cosa sognavo fare da grande, al massimo rispondevo il cantante, ma non avevo le idee chiare. Mio padre invece, sapeva esattamente cosa era meglio per il mio futuro e infatti, da uomo vecchio stampo, mi suggerì di provare a fare un concorso per diventare pompiere, e quando sembrava che fosse fatta, ottenni un’audizione con De Sica”. Era il 1994 – il 2024 lo vede quindi tagliare il traguardo dei trent’anni di carriera – quando riesce ad ottenere un provino con Christian De Sica, nome che non ha bisogno di presentazioni e che negli anni ‘90 era al culmine della carriera come capostipite – con Massimo Boldi – dei film di Natale battezzati cinemapanettone, veri e propri fenomeni cult e pellicole campioni di incasso del periodo natalizio. Da quel momento è stato un susseguirsi di film; infatti da Vacanze di Natale ’95, fino al 2017 ha girato 23 pellicole e poi fatto tanta, tanta TV, sia come interprete di fiction di successo: Provaci ancora Prof e Un medico in famiglia solo per citare un paio di titoli, a concorrente di programmi come Tale e quale, Ballando con le stelle e il Cantante Mascherato, che lo vede vincitore nel 2022, senza farsi mancare anche il teatro. Proprio in questi giorni è in tour con il suo spettacolo teatrale “La prima volta” dove racconta con l’ironia e simpatia che lo contraddistinguono, vari episodi della sua vita lavorativa e sentimentale, anche se da questo punto di vista c’è poca trippa per i gatti, dato che è fedelmente al fianco della moglie Giada da 28 anni. Nonostante questa premessa, non abbiamo però potuto esimerci da farci raccontare la sua prima piccante volta. “Ero un bambino in un corpo di un adulto, avrò avuto 13-14 anni, ma ero già alto un metro e ottanta e sembravo un ventenne, riuscì comunque a conquistare una ragazza di 19 anni … prima e velocissima volta!” Gli chiediamo se alla soglia dei 30 anni di attività ha ancora un sogno nel cassetto e risponde togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: “Mi piacerebbe interpretare un personaggio cattivo, fare qualcosa di oscuro, amerei portare sugli schermi un grandissimo successo con un regista emergente – però lavorano sempre gli stessi! Sembra infatti che in Italia non ci siano attori e sceneggiatori. Distinguersi è molto difficile, ma la fiducia viene data ai soliti e questo è un peccato.  Ma il cinema è business molto articolato, quindi proprio per questo a quei giovani talentuosi che approdano al mondo del cinema mi permetto di dare un consiglio: abbiate sempre un piano B. Io ho avuto tanta fortuna e vivo un sogno, ma lo studio, il sacrificio, non  sono sempre sono sufficienti, serve anche un po’ di concretezza con il quale approcciare un piano alternativo”.

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