Lavoro e dignità
C’era un tempo in cui se segnalavi un amico o conoscente all’azienda, per farlo assumere, il candidato ti era grato. Ora ti è grata l’azienda. Una software house ha deciso di premiare con 2mila euro una donna che si fa assumere, 500 in meno se invece è un uomo. Un premio viene anche riconosciuto al dipendente che ne presenta un altro. Non è il mondo capovolto, ma quello presente.
Lavoro e dignità
C’era un tempo in cui se segnalavi un amico o conoscente all’azienda, per farlo assumere, il candidato ti era grato. Ora ti è grata l’azienda. Una software house ha deciso di premiare con 2mila euro una donna che si fa assumere, 500 in meno se invece è un uomo. Un premio viene anche riconosciuto al dipendente che ne presenta un altro. Non è il mondo capovolto, ma quello presente.
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C’era un tempo in cui se segnalavi un amico o conoscente all’azienda, per farlo assumere, il candidato ti era grato. Ora ti è grata l’azienda. Una software house ha deciso di premiare con 2mila euro una donna che si fa assumere, 500 in meno se invece è un uomo. Un premio viene anche riconosciuto al dipendente che ne presenta un altro. Non è il mondo capovolto, ma quello presente.
C’era un tempo in cui se segnalavi un amico o conoscente all’azienda, per farlo assumere, il candidato ti era grato. Ora ti è grata l’azienda. Una software house ha deciso di premiare con 2mila euro una donna che si fa assumere, 500 in meno se invece è un uomo. Un premio viene anche riconosciuto al dipendente che ne presenta un altro. Non è il mondo capovolto, ma quello presente.
C’era un tempo in cui se segnalavi un amico o conoscente all’azienda, per farlo assumere, il candidato ti era grato. Ora ti è grata l’azienda. Una software house ha deciso di premiare con 2mila euro una donna che si fa assumere, 500 in meno se invece è un uomo. Un premio viene anche riconosciuto al dipendente che ne presenta un altro. Non è il mondo capovolto, ma quello presente.
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