Emergenza profughi: “Dopo 3 mesi il permesso di soggiorno, ma nessuno lo vuole”
“Non so cosa sia peggio: se ammazzare così tante persone o rompere così tanti legami”.
Abbiamo intervistato Maryna Sokolovska, originaria di Kyiv, che in questo periodo sta prestando attività di volontariato per accogliere le persone in arrivo dall’Ucraina.
Ci ha raccontato quali sono le modalità di accoglienza e cosa sta facendo l’Italia per tutte le persone che ogni giorno entrano in nuovo paese nel migliore dei casi solamente con uno zaino.
Nello specifico, per coloro che non richiedono permesso di soggiorno non è previsto alcun tipo di supporto finanziario. Il destino dei minori non accompagnati viene deciso dal tribunale.
Di difficile gestione la situazione dei profughi non ucraini con permesso di soggiorno in Ucraina, per esempio stranieri che hanno ottenuto il permesso per gli studi.
Tante problematiche per l’inserimento dei bambini dovuti alla mancata documentazione delle vaccinazioni, animali senza chip e senza documenti.
Per ora non c’è possibilità di offrire servizio nido e asilo, che è essenziale per i bambini per non essere isolati e superare il trauma subito.
L’Italia sta sicuramente facendo il possibile per gestire al meglio la situazione, ma è certo che nessuno paese era pronto per un’emergenza di questo tipo.
“Per noi ucraini la vita e la libertà sono sulla stessa riga. Non c’è la vita senza libertà, e per questo stanno combattendo. È importante capire che un popolo ha il diritto di combattere. Non vogliamo stare in un regime.”
Le parole di Maryna non lasciano spazio a dubbi: il popolo ucraino è un popolo libero e continuerà a combattere per esserlo.
di Elena Bellanova

Emergenza profughi: “Dopo 3 mesi il permesso di soggiorno, ma nessuno lo vuole”
“Non so cosa sia peggio: se ammazzare così tante persone o rompere così tanti legami”.
Abbiamo intervistato Maryna Sokolovska, originaria di Kyiv, che in questo periodo sta prestando attività di volontariato per accogliere le persone in arrivo dall’Ucraina.
Ci ha raccontato quali sono le modalità di accoglienza e cosa sta facendo l’Italia per tutte le persone che ogni giorno entrano in nuovo paese nel migliore dei casi solamente con uno zaino.
Nello specifico, per coloro che non richiedono permesso di soggiorno non è previsto alcun tipo di supporto finanziario. Il destino dei minori non accompagnati viene deciso dal tribunale.
Di difficile gestione la situazione dei profughi non ucraini con permesso di soggiorno in Ucraina, per esempio stranieri che hanno ottenuto il permesso per gli studi.
Tante problematiche per l’inserimento dei bambini dovuti alla mancata documentazione delle vaccinazioni, animali senza chip e senza documenti.
Per ora non c’è possibilità di offrire servizio nido e asilo, che è essenziale per i bambini per non essere isolati e superare il trauma subito.
L’Italia sta sicuramente facendo il possibile per gestire al meglio la situazione, ma è certo che nessuno paese era pronto per un’emergenza di questo tipo.
“Per noi ucraini la vita e la libertà sono sulla stessa riga. Non c’è la vita senza libertà, e per questo stanno combattendo. È importante capire che un popolo ha il diritto di combattere. Non vogliamo stare in un regime.”
Le parole di Maryna non lasciano spazio a dubbi: il popolo ucraino è un popolo libero e continuerà a combattere per esserlo.
di Elena Bellanova
Emergenza profughi: “Dopo 3 mesi il permesso di soggiorno, ma nessuno lo vuole”
“Non so cosa sia peggio: se ammazzare così tante persone o rompere così tanti legami”.
Abbiamo intervistato Maryna Sokolovska, originaria di Kyiv, che in questo periodo sta prestando attività di volontariato per accogliere le persone in arrivo dall’Ucraina.
Ci ha raccontato quali sono le modalità di accoglienza e cosa sta facendo l’Italia per tutte le persone che ogni giorno entrano in nuovo paese nel migliore dei casi solamente con uno zaino.
Nello specifico, per coloro che non richiedono permesso di soggiorno non è previsto alcun tipo di supporto finanziario. Il destino dei minori non accompagnati viene deciso dal tribunale.
Di difficile gestione la situazione dei profughi non ucraini con permesso di soggiorno in Ucraina, per esempio stranieri che hanno ottenuto il permesso per gli studi.
Tante problematiche per l’inserimento dei bambini dovuti alla mancata documentazione delle vaccinazioni, animali senza chip e senza documenti.
Per ora non c’è possibilità di offrire servizio nido e asilo, che è essenziale per i bambini per non essere isolati e superare il trauma subito.
L’Italia sta sicuramente facendo il possibile per gestire al meglio la situazione, ma è certo che nessuno paese era pronto per un’emergenza di questo tipo.
“Per noi ucraini la vita e la libertà sono sulla stessa riga. Non c’è la vita senza libertà, e per questo stanno combattendo. È importante capire che un popolo ha il diritto di combattere. Non vogliamo stare in un regime.”
Le parole di Maryna non lasciano spazio a dubbi: il popolo ucraino è un popolo libero e continuerà a combattere per esserlo.
di Elena Bellanova
AUTORE: Elena Bellanova
“Non so cosa sia peggio: se ammazzare così tante persone o rompere così tanti legami”.
Abbiamo intervistato Maryna Sokolovska, originaria di Kyiv, che in questo periodo sta prestando attività di volontariato per accogliere le persone in arrivo dall’Ucraina.
Ci ha raccontato quali sono le modalità di accoglienza e cosa sta facendo l’Italia per tutte le persone che ogni giorno entrano in nuovo paese nel migliore dei casi solamente con uno zaino.
Nello specifico, per coloro che non richiedono permesso di soggiorno non è previsto alcun tipo di supporto finanziario. Il destino dei minori non accompagnati viene deciso dal tribunale.
Di difficile gestione la situazione dei profughi non ucraini con permesso di soggiorno in Ucraina, per esempio stranieri che hanno ottenuto il permesso per gli studi.
Tante problematiche per l’inserimento dei bambini dovuti alla mancata documentazione delle vaccinazioni, animali senza chip e senza documenti.
Per ora non c’è possibilità di offrire servizio nido e asilo, che è essenziale per i bambini per non essere isolati e superare il trauma subito.
L’Italia sta sicuramente facendo il possibile per gestire al meglio la situazione, ma è certo che nessuno paese era pronto per un’emergenza di questo tipo.
“Per noi ucraini la vita e la libertà sono sulla stessa riga. Non c’è la vita senza libertà, e per questo stanno combattendo. È importante capire che un popolo ha il diritto di combattere. Non vogliamo stare in un regime.”
Le parole di Maryna non lasciano spazio a dubbi: il popolo ucraino è un popolo libero e continuerà a combattere per esserlo.
di Elena Bellanova
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Alessandro Quarta tra i protagonisti del Premio Lunezia: “Non è il frac a far suonare bene un violino”
25 Luglio 2025
Si apre questa sera la 30esima edizione del Premio Lunezia. Tra gli ospiti anche Alessandro Quarta…

Al lavoro per il lavoro, parla il ministro Marina Elvira Calderone
24 Luglio 2025
“La legge approvata dal Parlamento apre un percorso nuovo”. Le parole di Marina Elvira Calderone…

Mimmo Paganelli: “Giovani, andate ovunque ci sia un palco!”
17 Luglio 2025
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Domenico “Mimmo” Paganelli, produttore e storico discogr…

Giuseppina Torre: “Il silenzio è complice di chi ci manipola”
10 Luglio 2025
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giuseppina Torre, pianista e compositrice, sul suo libro…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.