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“Sapiens?”, il nuovo cortometraggio di Bruno Bozzetto

“Sapiens?” è il titolo dell’ultimo lavoro di Bruno Bozzetto, animatore, disegnatore e regista, considerato dai disegnatori Pixar (e non solo) “un Maestro”. Le sue parole

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Animatore, disegnatore, regista. E anche montatore, produttore, scrittore e musicista. Dagli anni Sessanta a oggi continua a farci viaggiare con la fantasia grazie a oltre 300 film, che gli sono valsi 130 riconoscimenti internazionali, fra cui il premio Winsor McCay, 5 Nastri d’Argento, un Orso d’oro al Festival di Berlino e una nomination agli Oscar per il cortometraggio “Cavallette”. Stiamo parlando di Bruno Bozzetto. Un talento unico, apprezzato in tutto il mondo e considerato dai disegnatori Pixar (e non soltanto da loro) «un Maestro». 

In occasione del suo ultimo lavoro “Sapiens?”, due giorni fa l’Università Iulm di Milano gli ha conferito il master ad honorem in Arti del racconto, durante la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2023/2024. Un’assegnazione che Bozzetto ha accolto con sorpresa: «Non me lo aspettavo, sono onorato. Lo considero un apprezzamento per un mio lavoro che per la prima volta riguarda un tema che mi sta molto a cuore, gli animali» ha detto parlando dal palco al fianco del rettore Gianni Canova e del responsabile del master Antonio Scurati. Con il suo cortometraggio “Sapiens?” – prodotto in collaborazione con Rai Kids – il poliedrico artista milanese vuole instillare dubbi: «Già il titolo dice tutto. Non credo che l’uomo sia molto sapiens, malgrado le cose meravigliose che ha fatto: siamo 8 miliardi, ma quante di queste persone possono dire di aver fatto cose buone e che meritano davvero di essere definite ‘sapiens’?» si chiede.

Attraverso i suoi lavori Bozzetto intende creare un messaggio universale su cui possano riflettere tutti: «Non voglio insegnare nulla a nessuno, voglio semmai insinuare il dubbio, fare in modo che la gente rifletta sul nostro mondo di oggi». Una società caratterizzata dall’essere umano che continua a mostrare la sua violenza, danneggiando gli animali e la natura. Ed è proprio quest’ultima ad avere un ruolo salvifico alla fine del cortometraggio. Spiega l’animatore: «Qualsiasi cosa accada alla Terra, arriverà un raggio di sole e l’erba ricrescerà comunque». Un richiamo all’amore verso la natura e gli animali, ma soprattutto una riflessione sul comportamento dell’uomo e sull’attrazione per la guerra che da sempre caratterizza la specie umana.

La carriera di Bozzetto è lunga sessant’anni e oltre, trascorsi nel segno di un’ironia pungente e di una satira sociale che ha insegnato e illuminato. Un’arte che oggi si scontra con il politicamente corretto, su cui Bozzetto riflette: «Le cose più belle nascono nel momento in cui si è sinceri. Quando tutto viene filtrato diventa un problema, adesso bisogna stare attenti con tutti questi divieti e queste regole. L’80% dei film italiani realizzati negli anni passati oggi non potrebbe neanche esistere. Mi sembrano delle forzature, capisco il buon senso e il non voler offendere nessuno, ma nel processo creativo bisogna essere liberi di dire quel che si pensa, anche se sono cose sbagliate». La mente corre alla finta ingenuità del Signor Rossi, il suo personaggio più famoso e iconico, un occhio pungente e al contempo tenero su quell’Italia che oggi in buona misura non esiste più.

di Claudia Burgio

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